454 4 quattrocento prigioni, più di mille schiavi cristiani che fu- rono liberati, onde fu il Morosini altamente lodato, e dal Senato creato cavaliere. Il vezir intanto spinto sempre più vivamente dalle notizie di Costantinopoli e dalle minaccie del Sultano incalzava con ogni studio l’assedio, non badando punto al sacrifizio di migliaia di vite, purché lo scopo conseguisse ; tre volte in uno stesso giorno occuparono i Turchi un bonetto sulla controscarpa della Sabbionara, e altrettante ne furono respinti ; incesasi per la furia dei colpi 1’ officina ove i fuochi artifiziati si prepararono, lo scoppiò, l’immenso fragore, le fiamme sparsero per qualche momento, non sapendo che cosa si fosse, lo spavento negli abitanti che gridavano al tradimento, ma quando ne conobbero la causa, ripreso animo, diedero opera allo estinguere e tornarono alla difesa collo stesso se non maggior ardore di prima. Così era un combattere continuo, un perdere e riperdere di forti, uno scoppiare e sventare di mine, un misurarsi da corpo a x corpo, una ferocia, un accanimento senza pari ; nella città ogni fabbrica demolita, gli abitanti vivevano nelle caverne, e i soldati o stavano esposti sopra le breccie a tutti i pericoli, o mal sicuri nei fessi delle muraglie ; erano di cadaveri pieni i cimiteri, di malati o feriti gli ospedali, il presidio ridotto a soli cinquemila uomini, i guastatori quasi del tutto consunti, e fu uopo domandare rinforzi all’ armata. Il nome di Candia suonava famoso in tutta l’Europa, tutti gli occhi erano rivolti a quel breve spazio di terra sul quale da tanti anni succedevano sì mirabili prove di valore ; il romanzesco dell’ impresa, il desiderio di gloria, il poter vantare di aver fatto altresì le proprie prove in un sì famoso conflitto eccitavano specialmente tra i Francesi molta nobile gioventù ad accorrere volonterosa in quel luminoso arringo. Il duca de la Feuillade si fece capo di cin-