411 Ma il re stesso preparava ogni di più la propria rovina colla sua doppiezza, colle promesse e dichiarazioni tante volte fatte e rivocate ; un più leale contegno avrebbelo probabilmente salvato, imperciocché lo stesso Cromwell (1) non (1) Gio. Sagredo amb. straordinario in Inghiterra diede nella sua Relazione il seguente ritratto di Cromwell. « Nacque Oliviero Cromwell nella Provincia di Nottingham nella città di Cantabrigida (deve dire Hutington), di padre nobile dello stesso nome, di fortuna manco che mediocre, mentre 1’ eredità paterna non trascese di mille scudi di rendita. Fu prima cornetta, poi capitano di cavalleria, ed in fine la città di Cantabrigida, dov’ era nato, lo elesse suo deputato, e lo abilitò ad entrare con voto nel Parlamento, dove puotè, valendosi delle turbolenze e delle congiunture a suo vantaggio, spingere la propria fortuna al rilevato posto dove al presente s’ attrova. E’ uomo di spada e di lingua, e perciò è andato sormontando a gran passi ; divenuto colonnello, poi sergente generale, e finalmente generale di tutte le armi. Favorito dalla fortuna, in molte battaglie si fece conoscere per uomo di fortissimo petto, impavido negl’ incontri più spinosi e difficili. Due mila marinari ammutinati quando era generale, si condussero alla di lui abitazione, sediziosamente ricercando 1’ esborso delle loro paghe servite. Egli, inteso il susurro, discese le scale accompagnato da quattro soli officiali, che per accidente stavano seco a pranzo; si spinse i nella folla con la spada alla mano, ne ammazzò uno e ne feri un altro mortalmente, con tanta celerità e prestezza, che atterriti gli altri dall’ esempio e dalla venerazione alla persona, presero la fuga sollecita alla volta delle lor navi. Quest’azione, sotto la temerità della quale un altro sarebbe perito, egli vi riuscì con vantaggio di sua bravura, per quella sola ragione che le cose anco insuperabili sono con facilità sormontate da chi è portato alla fortuna. Religioso all’estremo nell’esteriore, predica con eloquenza ai soldati, li persuade a vivere secondo le leggi di Dio, e per rendere più efficace la persuasione, si serve ben spesso delle lagrime, piangendo più i peccati altrui che li proprii. E’ uomo di giudizio sodo e massiccio, che conosce la natura degl’ Inglesi come il cavallerizzo i cavalli di suo maneggio, e per ciò a un solo cenno della verga li fa voltare da tutte le parti. Non è severo se non con quelli del contrario partito ; cortese nel resto e civile con i suoi, e gran rimuneratore di chi lo ha ben servito. Per il resto egli è dall’ universale più temuto che amato, perchè per mantenere in piedi gran forze, vi si ricercano grandi imposizioni, e queste non rendono mai applaudito il principe. Qdiat® mortalmente da quelli del regio partito, che non sono in picciol numero, ma che mancano di forze mentre si attrovano spogliati delle facoltà e delle armi. Suo divertimento è il portarsi in carrozza sovente a Antonchurt (Bamptoncourt), luoco di delizie in campagna del li passati re. Non si lascia mai vedere per Londra dopo