184 nate per 1’ ambasciatore di Spagna, e che si trovarono fra le carte del Vano, quando questi fu giustiziato (1). Insomma la trama fu così ben ordita che la sera dell’ 8 aprile il Foscarini all’uscir di Senato fu arrestato e tradotto in carcere d’ordine del Consiglio de’ Dieci, imputato « d’ essersi secretamente e frequentemente ritrovato con ministri di principi di giorno e di notte nelle loro case ed altrove, in questa città e fuori (2), travestito e nel suo proprio habi-to, haver loro a bocca e con polizza palesato li più intimi secreti della Repubblica, e ricevuto danari da essi ». Il suo processo fu affidato agl’ Inquisitori (8). « Hieri sera, scriveva il Residente di Mantova Francesco Battaino, il 9 aprile, nell’uscir di Pregadi fu fatto prigione il consiglier Foscarini che fu ultimamente ambascia-tor in Inghilterra imputato di cose gravi di stato .... et per essere senatore di maniche larghe e de’ principali, il suo caso dà qui da discorrere assai » (4). E facile immaginare invero quale sorpresa, quale sbigottimento dovesse cagionare nei nobili e nella città tutta un fatto così clamoroso ; ognuno ne discorreva alla sua maniera, ma la voce a cui più generalmente si consentiva (5) era appunto, che il Foscarini fosse andato di notte solo ad ore avanzate e con abiti stravaganti in casa dell’ Arundel donna di spirita e di manieroso trattamento, aggiungendo (1) Il Cazzari fu fatto morire d’ordine degl’ Inquisitori il 9 maggio 1623, Parti Segrete. (2) Anche queste parole accennerebbero alla casa dell’Arundel a Padova. Cons. X, Registro Criminale. (8) Erano Inquisitori ser Benetto Tajapietra, ser Carlo Ruzini, ser Pietro Bondnmier, vice inquisitore Batista Nani. (4) Archivio di Mantova. In un argomento di tanta importanza e in mezzo a tanta dubbiezza non vado parco nel riferire letteralmente le varie informazioni. Le maniche larghe erano distintivo «e primari magistrati. (5) Dispacci Sacchetti 12 aprile.