89 E la madre chiamata a reggerlo era donna leggera, vana, facilmente accessibile all’ adulazione e alle lusinghe, non gradita alla nazione come italiana e consanguinea di Caterina di detestata memoria, arrivava sprovveduta affatto della capacità di quella al governo, e in un tempo in cui i principi del sangue, i grandi e tutti gli ambiziosi intendevano di profittare del momento propizio per soddisfare alle lor brame. Diverso è il ritratto che ne fa l’ambasciatore veneziano (1). « Della regina madre dirò ritrovarsi in questa principessa una singolare bontà, grande religione, animo nobilissimo et azioni splendidissime, non sa dissimular i suoi affetti, è risoluta et alcuna volta costantissima in quello determina, non avanza però di molto la condizione del sesso, mentre ad una così grande ed importante amministrazione non sarebbe troppo qual si voglia inveterata esperienza e perfetto sapere. Assiste di continuo nel Consiglio, dà continue audienzie a’ ministri de’ principi e agli altri, e ascolta volentieri ognuno, nè mai resta disoccupata dagli affari pubblici. Sono però grandemente contrappesate le sue degne condizioni dall’ estraordinario affetto che porta alla marescialla d’Ancre, o vero come vogliono alcuni del predominio di questa sull’ animo e volontà della Maestà Sua, essendo così assoluto e potente che a gusto suo la regge, le fa risolver le cose per grandi che siano, nè vi è alcuna cosa di conseguenza o minima sì pertinente allo stato come alla casa, che non sia maneggiata da lei, e secondo il suo volere comanda alla regina che si eseguisca. Ognuno corre a lei, da essa si procurano prima le grazie per esser confermate per dir così dopo dalla M. S., nè vi è persona in corte che (1) Cod. MLIX cl. VII alla Marciana. Ci parve opportuno di riferire quest’ importantissimi ritratti che si possono confrontare con quelli che uè danno gli storici. Vol. VII. 12