143 vi ebbe impiego e buon assegnamento (1); tanto è lontano dal vero ciò che scrisse il Darà, aver la Repubblica spacciato accusati ed accusatori. Dopo questo avvenimento scriveva lo Spinelli da Napoli il 29 maggio : « Si ragiona ora per tutta la città della giustizia fatta tare dalle EE. YV. contro quei due francesi appiccati con i piedi in su ; sente 1’ universale gran contento che il Signor Dio faccia scoprire le macchinazioni e che restino interrotti li mali disegni contro la Serenissima Repubblica, ma in palazzo intendo che se ne dimostra S. E. molto disgustato». E poi il 5 giugno : «E stata sentita qui con gusto la giustizia contro Giac. Pierre e Nicolò Rinaldi li quali per maggiormente ingannare si professavano fedelissimi, si dice ora che da S. E. era tenuto carcerato a posta un tal Visconti amico di Giac. Pierre per dare ad intendere di perseguitare anco i suoi amici, e sempre che le occorreva nominarlo si mostrava pieno di sdegno e d’ira contro di lui per non mancare in alcuna cosa dalli suoi or-dinarii artificii, ma ultimamente che sono capitate qui da Venezia due spie, le domandò per la prima cosa di lui, et ora intendo aver l’E. S. sentito dispiacere del suo successo seben procura di dissimularlo, e che si duole d’ esser nominato in quella scellerata azione, e dice che quando vi avesse avuto mano non si sarebbe fidato d’imbriachi; non so di chi voglia dire. Ha letto ad alcuni signori una lettera vera o finta che sia, pare scritta da Venezia dal sig. ambasciatore della Cueva, che dice in questo modo: Questi Signori sono entrati in sospetto di alcuni trattati in questa città, hanno fatto morire alcuni, e vien pubblicato che V. E. vi avesse mano ; io non lo posso creder perchè se ciò fosse vero, avrebbe fatto sapere anche a me alcuna cosa. Mi (1) 16 Luglio 1618, Parti segrete II 30 nov. 1619, egli presentò un progetto sul modo di meglio difendere e fortificare Candía. Coviunicatc.