141 sicura, Giacomo Pierre, Langlad e il loro secretano Rossetti, e impadronirsi delle loro scritture, dando tosto avviso del-l’operato. Il 81 (1) veniva infatti notizia dal Yenier che Giacomo Pierre e il Rossetti erano stati spacciati ; che egual ordine era stato mandato pel Langlad in Dalmazia: essersi scoperto che i fuochi artifiziati che si facevano fabbricare dai Francesi per servigio dell’ armata erano invece destinati a bruciare i vascelli veneziani. Nello stesso tempo tre degli arrestati in Venezia, cioè Renault, Carlo e Giovanni Bouleaux, furono strangolati in prigione e attaccati per un piede alle forche fra le due colonne di san Marco (2). Il 20 dicembre, da ultimo si fecero egualmente morire strangolati il Valenti e il Mattei e i loro corpi furono gettati in mare in una cassa (3). Altri che e-rano stati carcerati, come un Gabriele de’ Censori capitano delle guardie dello stesso Consiglio dei Dieci (4) ed un altro capitano di nome Ongarin, furono posti in libertà (5). Al capitano generale da mare fu raccomandata la vigilanza sopra certi individui sospetti che si trovavano sull’ armata, partiti da Napoli col pretesto di disgusti col viceré. La malevolenza e lo spavento esagerarono poi a centinaia le vittime della scoperta cospirazione. Le carte segrete de’ Dieci non fanno menzione di altre esecuzioni oltre a quello che abbiamo indicato, e i cui nomi sono eziandio ricordati nelle Comunicazioni al Senato del 17 ottobre, scusandosi che parecchi altri congiurati non aveano potuto aver nelle mani perchè fuggiti; e di sei o sette pendeva ancora il giudizio. Quelli fuggiti da Napoli (6) vi trovavano acco- (1) Parti segrete. Cons. X. (2) Cons. X. Crim. 18 maggio. (3) Ibid. (4Ì Ibid. 18 maggio. (5) Ibid. (fi) L’elenco di essi si legge in una carta del 18 genn. 1619 nelle Comunicate.