Capitolo Terzo 1649. La guerra di Candia continua. — Bel fatto di Jacopo Riva. — Costante difesa della città di Candia e poca speranza di soccorsi. — Grande battaglia navale a Paros. — Nuova commissione a Giovanni Cappello per procurare la pace, e maltrattamenti eh’ ei soffre. — Battaglia dei Dardanelli. — Illustri fatti del capitano Daniele Delfino. — Morte del capitano generale Luigi Leonardo Mocenigo. — Al doge Francesco Molin succede Carlo Contarmi doge; e a questo poco dopo Francesco Cornaro doge CI. — Bertucci Valier doge CII. — Annunzio d’ altra grande vittoria ai Dardanelli. — Altra ancora nel medesimo luogo riportata da Lorenzo Marcello. — Vertenze colla Corte di Roma. — Discussioni sul ritorno dei Gesuiti. — Sono riammessi, ma con leggi regolatrici. — Ambasciata russa a Venezia. — Nuova vittoria del capitano generale Lazzaro Mocenigo ai Dardanelli. — Suo eroismo e sua morte. — Suo elogio. — Nuove speranze di pace. — Discorsi su quest’ argomento in Collegio. Impossibile essendo la concbiusione d’una onorevole pace, la guerra di Candia dai Veneziani con ammirabile perseveranza si continuava. Erasi il provveditore Jacopo Riva trattenuto colle sue navi per tutto l’inverno, sebbene con estremo disagio, nel canale dei Dardanelli, resistendo alle burrasche, procurandosi a grande fatica i viveri e 1’ acqua ; ma giunta la primavera, i Turchi deliberarono con grosse forze di tentare l’uscita. Colto infatti il momento (6 maggio 1649) che una parte della squadra veneziana si era allontanata per fornirsi di acqua, e l’altra stava in sito ove allora contrario il vento, levate le ancore, uscirono a piene vele senza contrasto. Il Riva, dolente che gli fossero fuggiti ad un tratto il cimento e la gloria, raccolte tutte le sue navi si diede a seguitare la flotta nemica, e raggiunsela ricoverata nel seno di Fochies, ove