13 sommo grado riconoscente e a darne segno manifesto, le mandò in dono una sua armata (1). Ed ora unendo anche alla questione dei Grigioni i propri interessi a quelli di lei, poteva la faccenda prendere dimensioni molto più estese e minaccevoli che il Euentes non avrebbe voluto, onde stimò bene di rimettere, almeno pel momento, alquanto delle sue pretensioni, e il Senato dal canto suo prire quale sia il senso di lei, e li manda alcuna volta a dimandare dallo più lontane parti del regno, non guardando che siano della religione, e intese le opinioni separate così degli uni come degli altri la con la vivacità del suo spirito distinzione di quello che li par proprio per il suo servigio, e cosi cammina con riserva sì per non errare, come per mostrare di non presùmere di sè stesso d’av-vantaggio del suo sapere. Per il che le sue azioni accompagnate da tanta prudepza lo rendono ammirabile da tutti li principi del mondo. E’ di natura affabile e dolce ma facile alla collera, si placa però agevolmente, perdona volentieri, e di ciò ne cava molto utile al servizio del suo regno; è risoluto nelle sue azioni, dà soddisfazione di parole ; nè è scarso in questo favore usandolo particolarmente verso forestieri. Viene in qualche parte tassata di tenacità, ma si fa la Maestà Sua forte della opinione volgare, e si gode di poter in ogni cosa fermare li contumaci senza sussidio dei sudditi (non avendo re alcuno avanti di lei in Francia avuto in sua potestà più d’un giorno alcune somme grandi di denaro) sì come anco la fortuna li ha dato pochi per compagni nelle prosperità non solo per le cose passate note al mondo felicemente successegli, ma anco per vedersi come non si stanca la medesima in proteggerla e favorirla col liberarla dalla furia di chi tentò levargli la vita e preservarla dai pericoli del fiume allora che con la regina si rinversò dentro con la carrozza come scrissi alla signoria Vostra, oltre molti altri pericoli li quali quando più pare che da esso si vadano incontrando tanto più essi lo vanno fuggendo. » Della moglie la regina Maria de Medici scriveva : » Nè si mostra con li principi affabile di quella maniera che sono state le altre regine di Francia, difetto appresso la corte il maggiore ch’esser possa e che le nocerà nelle sue occasioni, poiché se restasse vedova nella puerizia de’ figliuoli, non averà tempo di conciliarsi 1’ animo dei principi e della nobiltà, nè averà in quel tempo servitore alcuno particolare a chi possa fidare la sicurtà di sè stessa e di quelli (Codice MLIX, cl. VII alla Marciana e Relazione pubblica con qualche diversità da N. Barozzi nelle Relazioni degli Stati europei). (1) Depositata prima nella Sala d’armi del Consiglio de’ Dieci, ora nell’Arsenale.