132 troppo difficili per potersi ripromettere un tranquillo reggimento. Giacomo Pierre avea aspettato invano l’arrivo della flotta dell’Ossuna, la prima divisione della quale uscita da Manfredonia nel febbraio, sbattuta dalla tempesta, avea dovuto tornarsene addietro. Erano i cospiratori nella massima angustia e già deliberavano mandare a Napoli i due fratelli Giovanni e Carlo Boleaux, quando tali casi avvennero che fecero cambiare totalmente aspetto alle cose. Già dal 9 aprile una lettera anonima trovata nel Collegio e portata al Consiglio dei Dieci cominciava a rinvigorire in questi il sospetto sulle intenzioni di Giacomo Pierre e di Langlad, che senza dubbio erano stati sempre invigilati, osservandoli finche i loro proponimenti avessero acquistato piena maturità (1). Ora per allontanarli dalla città decideva mandarli sull’ armata, raccomandando però al generale Bar-barigo di sopravegghiarli diligentemente. Quest’ ordine era quello appunto che il Pierre più aveva temuto, e perciò credette forse rimettersi nella fiducia del governo presentando una memoria eh’ egli col permesso della Signoria voleva dirigere al re di Francia. Accompagnavala con una lettera al re (2), al quale sponeva insieme col suo compagno Eenault varii avvisi sui disegni degli Spagnuoli, e su quelli del du- (1) A ciò sembrano accennare le parole di M. A. Contarmi col duca di Nevers 1 giugno 1618. Esposizioni Principi. (2) La lettera trovasi nelle Comunicate 24 aprile. Si vede dunque quanto falsamente scriveva 1’ amb. di Francia Leone Brulart al ministro M. de Puysieulx 6 giugno 1618 (Darù t. VII, p. 141) de sorte que quelques-ungs estiment que lesdits mémoires ayant esté trouvez en mains dudit Regnault, auront avancé la mort dudit Jacques Pierre plustost qu’ aucune conspiration. Poi immaginando che la morte di G. Pierre sia succeduta ad istanza d’un ciaus turco pei danni che come corsaro avea recati alla Turchia, soggiunge : et pour ce qu’ils sont gentz qui tirent avantage de tous, j’ay occasion dentrer en soupçon qu’ilz ne se veuillpnts servir desdiets mémoires et les envoyer en Levant pour descouvrir au Grand Seigneur ce que 1’ on entreprend contre lui et acquérir par ce moyen ses bonnes grâces.