Capitolo Quarto. Corruzione negli ordini sociali di Venezia. — Denunzie e denunzia-tori. — Antonio Foscarini e onorevoli cariche da lui sostenute. — Suoi disgusti in Inghilterra col suo segretario Muscorno ; indole di questo e sue denunzie contro il Foscarini. — Informazioni. — Il Foscarini richiamato a Venezia e processato insieme col Muscorno. — Lunghezza del processo. — 11 Foscarini finalmente assolto e il Muscorno condannato. — Relazione di Foscarini delle sue ambasciate in Francia ed in Inghilterra. — Egli è restituito agli onori. — Il Governo gli dà prove di nuova fiducia. — Altre macchinazioni de’ suoi nemici. — La contessa d’Arundel. — Arresto del Foscarini. — Voci che giravano sul conto suo. — Processo e sentenza. — Testamento del Foscarini e sua morte. — Dichiarazione di Fra Paolo Stirpi. — La contessa d’Arundel in Collegio. — Suo discorso e risposta del doge. — Progresso della faccenda. — Lettera del re Jacopo d’Inghilterra al doge Antonio Priuli. — Primi sospetti sulle falsità delle accuse date al Foscarini. — Dichiarazione solenne del Consiglio de’ Dieci e iscrizione. — Punizione dei calunniatori. I_a complicata serie di cospirazioni, le scoperte che si andavano continuamente facendo, le rivelazioni che incessantemente si susseguivano di disegni ostili a Venezia, di trame, di corruzioni, mantenevano l’inquietudine, davano motivi a sospetti, rendevano sempre più severe le leggi contro i propalatori dei segreti dello Stato e contro quelli che si fossero resi colpevoli di qualche relazione, e fosse pur innocente, con ambasciatori stranieri. Non è invero a negarsi che una bassa venalità non si fosse introdotta e macchiasse parecchi nobili veneziani, che il lusso divenuto una necessità non trascinasse parecchi ad azioni turpi, ad infedeltà rispetto al pubblico danaro, a intrighi nelle elezioni e perfino a tradimento verso la patria ac-Vol. VII. 21