461 vane tornarono le rimostranze, le preghiere del Morosini per ritenerli, vani i pianti, vane le suppliche degli abitanti. Il ‘21 d’ agosto il duca di Noailles imbarcavasi seguito poco dopo dalle galere papali, dai Tedeschi e dai Maltesi, in guisa che i Veneziani si trovarono ridotti a tremila uomini, quando i Turchi avvisati di quanto accadeva nella città, inorgogliti dell’ultimo fatto, correvano ad un assalto generale, e tuttavia con non miglior esito dei precedenti ; pareva in Candia non uomini, ma soprannaturali esseri combattessero ! Nè per tanto furore d’armi erano state sospese le trattative ; morto il Ballarino era stato fino dal 17 novembre 1666 nominato il secretano del Consiglio de’ Dieci Girolamo Gia-varina (1) per recarsi ad assistere il secretarlo Gio. Battista Padavino che in età avanzata e di mal di ferma salute trova-vasi presso il vezir. Se non che ambedue poco sopra vissero, e difficile riuscendo la nomina di un nuovo inviato tra i secretarli, parecchi de’ quali erano stati aggregati alla nobiltà, ed altri non raggiunsero il numero legale di suffragi, fu uopo cercare tra i patrizii chi andasse a continuare il non mai interrotto filo della negoziazione. Eletto Andrea Valier (2), a principio rifiutò adducendo che assente da tre anni da Venezia come proveditore delle tre isole, non bene conosceva lo stato delle cose (3). Tuttavia obbedendo partiva, ma ammalatosi in viaggio gli fu sostituito il cavaliere Alvise Molin (4), al quale veniva data l’ istruzione (5) che ridotte le cose agli ultimi termini, consentisse per salvar Candia a cedere anche Suda dopo demolita, con patto di non (1) 16 e 19 nov. 1666. Deliberazioni Costantinopoli. (2) 2 Marzo 1666 Ib. (3) Valier, Si or. della guerra di Candia. (4) 5 Agosto Deliberaz. Costant. (5) 16 agosto ibid.