91 zioni de’ nuovi ministri Silleri, Villeroi e Jeannin, ai raggiri di un Concini, della moglie di lui e del duca di Epernon die attorniavano la reggente, non solo assunse un sistema di pace nell’ esteriore, ma stringevasi in alleanza con Spagna mediante un doppio matrimonio per cui il re Luigi XIII avrebbe sposato l’infanta Anna d’Austria e il principe Filippo di Spagna Elisabetta di Francia figlia primogenita di Enrico IV: s’istituivano il papa e il granduca di Toscana arbitri nelle condizioni relative ; le due corti contraevano una alleanza difensiva e si promettevano reciproci soccorsi contro ogni aggressione dal di dentro o dal di fuori, obbligandosi inoltre alla consegna de’ colpevoli di lesa maestà (1). Codesto cambiamento di politica tornava naturalmente molto opportuno alle due case d’Austi'ia e di Spagna, Era quella lacerata allora in sè stessa e sempre alle prese coi principi dell’impero e coi protestanti; l’arciduca Mattia dichiarato re d’ Ungheria dagli Ungheri e sostenuto dai protestanti avea spogliato l’imperatore Rodolfo suo fratello di una considerevole parte de’ suoi Stati; gli arciduchi Ferdinando e Leopoldo aspiravano anch’ essi a novità, e tutto preludeva a quella famosa guerra dei trent’ anni che dovea tra poco scoppiare. Era la Spagna sotto il re Filippo III, d’indole pacifica e di rimesso ingegno, che tutto lasciavasi governare dal duca di Lerma il quale volentieri accettava 1’ alleanza offerta dalla Francia, conoscendo quanto alla Spagna facesse bisogno la pace, perchè, sebbene di colossale grandezza, avea però qua e colà le membra sparte, e trovavasi coll’erario esausto, prostrata di forze per la lunga guerra dei Paesi Bassi, odiata in Italia. Liberata dal timore che le aveano ispirato i vasti disa- (1) Dumont Corps diplomatique t. V, parte 2, p. 165, \