697 in modo che apparisca, che il nostro desiderio di render totalmente pago 1’ animo di lei, n’ habbi mosso per le sue richieste a rappresentarne 1’ intero alla Maestà Bua, et quando anche v’ assicuraste ne corresse voce diversa dal vero, et fosse penetrata al Re, rimet-temo a voi 1’ informarne la Maestà Sua medesima conforme all’ ufficio a punto che passamo con la Contessa predetta. In comprobatione del nostro buon animo et della pienezza con che lo habbiamo espresso in parole, habiam deliberato in oltre di darne a detta Signora publico testimonio col regalo di varie sorti di confetture et altri rinfreschi, et mentre sopra questo negotio habbiamo la communicatione di alcun particolare, che più rilevante lo rende et apre li sensi, et scorge 1’ origine de’ motivi, et fine de chi forse mira di sottrarsi da un presente et sincero testimonio qui delle proprie ationi, ve ne aggiongemo la copia, perchè valendovene di solo lume, possiate con istar avvertito, cavarne il rincontro et la notitia delle impressioni che s’ andassero formando costì, per tenercene debitamente avvisati. Et da mo sia preso, che siano dalli Officiali alle Rason Vecchie spesi ducati cento, moneta di cecca, di confetture et cere, da mandarsi in nome pubblico alla Contessa d’ Arondel. 6. 1622, 29 aprile, letta in Pregadi li 30 detto (1). All’ ambasciator in Inghilterra. Hieri nel particolare della Contessa d’ Arondel vi habbiamo col Senato prescritto tutto quel che in ogni caso si doveva operare da voi, et ingionte tutte le scritture et lumi, che habbiam stimati attinenti a questa materia. Dopo havendoci questa mattina, oltre la risposta della Contessa et dell’ ambasciatore, presentato essi certo racconto del fatto, non stimiamo bene di lasciar con 1’ ordinario di questa sera partire (1) Deliberazioni del Senato.