fo voluto togliermi sta mani un’altra curiosità : ho conosciuto il mercato centrale di Budapest. Ogni volta, che passavo innanzi a quell’edifìcio e vedevo schiudersi l’immenso portone al passaggio di carri, di uomini carichi di cesti, di donne frettolose, provavo quasi un certo desiderio di vedere dove confluisse quella fiumana. Era già suonato mezzogiorno e, trovandomi a passare di lì, m’infilai dietro due donnine che si avviavano parlottando. Mi trovai nel mercato. Il locale grandissimo, pieno di movimento attira tutta la gente di Budapest e dei dintorni. Vi è ordine, pulizia e disciplina, non il vociare confuso e sguaiato di certi mercati, non la concorrenza spietata del vicino che soverchia l’altro con il suo grido, non l'insistenza che ti assilla. Trovi ogni genere di alimenti dall’indispensabile al superfluo. A destra si seguono in linea interminabile, da