44 lerarsi più a lungo ma da venire alla dichiarazione e censura, riserbandoci la facoltà di procedere ancor più oltre, come solevano la Chiesa e i nostri maggiori, assegnando loro dapprima ventiquattro giorni a ripentirsi, scorsi tre giorni dopo il termine de’ quali, sottoporremo la città e tutto il Dominio loro, quando alle Vostre Signorie ciò piaccia, all’interdetto ecclesiastico. Dio sa che da nessuna passione a ciò siamo condotti, ma solo avemmo innanzi agli occhi 1’ onore di Dio, le immunità ecclesiastiche, e 1’ autorità di questa santa sede ». Manifestarono allora i cardinali le loro opinioni, le quali, presso che tutte, si uniformavano a quella del papa, anzi il Zappata ebbe a dire che i preti di Venezia erano trattati dal governo peggio che gli Ebrei sotto Faraone, ed il Baronio avere il ministerio di Pietro due parti, l’una di pascere le pecore, 1’ altra di ammazzarle e mangiarle, che questo ammazzamento non è crudeltà, ma atto pietoso, perchè se perdono il corpo, salvano 1’ anima (1). Così il dado era gettato, l’estrema risoluzione era presa, trascinatovi il papa specialmente dal cardinale Arigoni, già avvocato di Spagna in Roma, il quale avendo ancor quella mattina trovato il pontefice irresoluto e con molta sospensione d’ animo in questo fatto, lo persuase e lo indusse a determinarsi a procedere innanzi e dichiarir la scomunica, come fece (2). Essa fu dunque pronunziata, la Bolla fu affissa in Roma, il papa licenziò gli ambasciatori non senza mostrar loro il suo rincrescimento di essere stato costretto (1) Duplex est B. P. ministerium Petri pascere et occidere sic igitur non est occisio ista crudelitas, sed pietas atque sincera charitas, curri sic occidendo saloat, quod eo modo sinendo perierat. Relazione nel Codice Cicogna da un testimonio eh’ era presente. (2) Codice MDCLXXXIX cl. VII it. ed altri alla Marciana, e Commevtoriali XXVII all’ Archivio.