585 16 aprile (in foglio intercluso al dispaccio ed autografo). Pare che il Poscarini senatore ultimamente preso d’ ordine delli Inquisitori di Stato si scuopra un poco intrigato col segretario Alberti che ultimamente fu condannato, come si scrisse, et in particolare che al Poscarini sia stata trovata una scrittura che si trovava meno 1’Alberti, appartenente alla transattione fatta già fra la Repubblica et li duchi di Milano intorno alla strada contenziosa di Crema : se in lui si troverà ombra di delitto, non scamperà la vita. 21 aprile (autografo come sopra). — Credo che sia circa tre anni che la contessa d’ Arrondel si è passata in Italia, hora a Padova, hora in Venezia, tenendo casa aperta qui et là, per assistere, per quel che si diceva, alla educatione di due suoi figlioletti, li quali ella gustava di fare allevare con modi et costumi Italiani. Alcuni hanno creduto eh’ ella dicesse questo per un pretesto et che là vera cagione fosse il non star volentieri in Inghilterra per essere nell’ animo suo cattolica, se ben dicono che non se ne scopriva intieramente per amor di questo ambasciatore, che nel suo intrinseco forse non la vedeva qui volentieri. Uno dei suoi servitori disse una volta a questi della mia famiglia che ella viveva al modo cattolico romano, che digiunava le vigilie dei Santi, che qualche volta, come alla sfuggita, pigliava occasione di andar per le chiese a far oratione con poche sue damigelle, et di questi particolari, io me ne rimetto. Credo ben di poter dire a Vostra Signoria Illustrissima per cosa certa, che questa signora è vivuta qui con termine molto riservato, honorato et modesto, et in questo proposito ho sempre sentito parlar tutti sempre ad un modo. Il senatore Poscarini, che era stato ambasciatore in Inghilterra, la visitava qualche volta, se ben piuttosto rarissime volte et ne’ suoi constituti dovette imbrogliare sì colei, ma poi questi signori si sono chiariti che questa signora non ha mai atteso a investigare le cose loro, nè per gusto suo proprio, nè per farle penetrare nè a principi nè a ministri di principi. Insomma se ella è cattolica, se ne dia laude al signor Dio ; se non è, è da haverne gran dispiacere perchè ella è dama modestissima et di pia et religiosa maniera, per quanto ho sentito sempre et ho io stesso osservato, che qualche volta 1’ ho visitata et sempre ha mandato a restituirmi la visita dai suoi figlioli. 23 aprile. — Mercoledì sera nel Consiglio de’ Dieci fu spedita la causa del cavaliere Foscarini, essendoli state intimate le difese dall’ Avvogadore sopra ad alcuni capi particolari, dei quali veniva Vol. VII. 74