261 allo stato primiero (1), cioè del 1617, e la Repubblica solle-lecitavane in Francia l’esecuzione (2). Ma ciò non ostante il Feria (3) non ritirava le truppe, e suscitava anzi per modo le cose nei Grigioni, che parte di essi vedendo l’inosservanza del trattato di Madrid, inconsideratamente armatisi tentarono penetrare per forza nella Valtellina, il che diede motivo al governatore spagnuolo e all' arciduca Leopoldo di rinnovare le ostilità, e il primo s’impadronì di Ohiavenna. Scriveva quindi il Senato il 5 novembre in Francia (4) di quella violenta occupazione, della strage e fuga degli abitanti, tutte le milizie spagnuole essere accorse .per prender parte al bottino, aver il Feria mandate le sue genti fino a Poschiavo, mentre le truppe di Leopoldo penetrando d’altra parte occupavano Coira ed altri luoghi, obbligando i Grigioni a rinunziare alla Valtellina e a cedere all’ Austria 1’ Engaddina, ed otto delle dieci Diritture (ottobre 1622), Allora Savoia e Venezia si volsero più che mai a stringere il re Luigi XIII a mantenere le sue promesse e ad appoggiare colle armi il trattato di aprile, ma i consigli vigorosi trovando opposizione nel secretano di Stato Bruslart de Puisieulx, non venivasi a determinazione alcuna : volgevasi Venezia a tutt’ i principi di Europa sciamando contro le usurpazioni spagnuole, scriveva al re d’Inghilterra vedersi in un istesso tempo un Principe inveire da una parte contro gli eretici, dall’altra fomentarli e soccorrerli (5), protestare di non voler quello dei vi- (1) 20 Aprile. Lettera del Senato all’ ambasciatore in Francia, Secreta. (2) 18 Mag., ib. (3) 29 Maggio lett. all’ amb. in Spagna, p. 141. (4) Secreta, p. 102. (5) Fino dal 5 giugno 1621 scriveva il Senato a Roma 1’ abate di Fisitis aver ricevuto soccorso dagli eretici contro cattolici, cosi provando la falsità che motivo di religione armasse gli Spagnuoli. Secreta, p. 158.