295 tuar questo vi vorrebbe li debiti mezzi cbe saria la sospensione ed il congresso. — A questo non occorre pensarvi, disse il cardinale, e Mazarino soggiunse : per facilitar l’investitura di Mantova, la Francia non si contenterà di pregar Cesare che la dasse ? Soggiunse il cardinale : non vi sarà difficoltà in ciò, ma prima che il Cristianissimo la ricerchi, vi vorrebbe gran tempo. Disse Mazarino : Si potrà farlo ringraziare ? — Questo si farà, rispose il cardinale, et anco per ambasciata espressa spiccata dalla corte regia. Et ag-gionse Mazarino : Il duca di Mantova non si umilierà a Sua Maestà Cesarea facendoli dire che in quello che avesse potuto offender Cesare gliene chiedeva venia ? — Anco questo si potrà fare, disse il cardinale, e con ciò Mazarino se ne andò, ed il cardinale dopo mi disse : Saremo in Casale prima che questi Spagnuoli ed Imperiali si accordino nelle cose sopra dette, nè alcun accidente certo può ritardare la mia andata, e intanto montò in carrozza, poi proseguì il suo viaggio dicendomi che mi vedrebbe a Grenoble, ove però non voleva fermarsi che due soli giorni ». Tuttavia il Soranzo era ben lungi dal mettere piena fiducia nelle asserzioni del cardinale, e scriveva : « Et se devo dir ingenuamente il mio senso, parmi che il cardinale assai v’ inchini (alla pace) parendo strano a questi gran privati et favoriti de’ principi star lungamente lontani dalla regia presenza e sempre temono che alcuno non si avanzi di autorità e nella grazia del lor signore et ponga in dubio il loro eminente posto, oltre che forse basterebbe al cardinale dell’ applauso eh’ egli riceve in questa sua comparsa in Italia con tanta grandezza e con tanto apparato militare, senz’ avventurarsi agli accidenti della guerra, e Sciomberg v’inclina assai più del cardinale». La Repubblica non repugnava in fondo anch’ essa alla pace, ma la voleva generosa e sicura, e ben vedeva che tutte