Capitolo Settimo. Francesco Contarmi doge XCV e Gio. Cornaro doge XCVI. — Politica veneziana nelle condizioni allora d’ Europa. — Guerra per la successione di Mantova. —• Il duca di Mantova Carlo de Rhe-tel ricorre alla Repubblica di Venezia. — La quale il sussidia di danaro e maneggia in suo vantaggio una lega con Francia. — Sconfitta dei Francesi. — Eccitamenti dati dalla Repubblica a Carlo Emanuele. — Nuova mossa de’ Francesi. — Il duca di Savoia si avvicina a loro pel trattato di Susa. Lega fra Venezia, Mantova, Papa e Francia. — Pace della Francia anche coll’In gli il terra e condizioni di questo regno. — Assassinamento del duca di Buckingam. — Confusioni in Francia che impediscono la mossa dell’ esercito. — Rimostranze ed eccitamenti della Repubblica. — Marcia di truppe alemanne verso Milano. — Armamenti della Repubblica. — Soccorsi a Mantova. — La Francia eccita Gustavo Adolfo re di Svezia ad entrare nella Germania. — Nicolò Contarini doge XCVII. — Conferenza del Cardinale di Richelieu coll’ambasciatore veneziano Soranzo. — Altra conferenza del Cardinale col Mazarino intorno alla pace. —• Gli Imperiali si avanzano verso Mantova. — I Veneziani vi mandano rinforzi. — Avanzamento dell’esercito francese comandato dallo stesso Richelieu. — Sconfitta dei Veneziani a Valeggio. — Atto di accusa contro il Proveditor generale Zaccaria Sagredo e altri uffiziali. — Gl’ Imperiali entrano in Mantova. — Costanza del Ser.ato e patriottico zelo delle città di Terraferma. — Peste del 1630. ¿nurini Fino dall’ 8 settembre 1623 al doge Antonio Priuli xcfv. era stato nominato successore Francesco Contarini, che 1623. tenne però il principato solo poco più di un anno. Il suo discorso al popolo prometteva governo di padre, proteggere le cose pubbliche e le private, dare udienza a ciascuno e porgere ascolto ad ogni lagnanza, difendere i deboli da qualunque violenza dei potenti, cercare, per quanto fosse in suo potere, di rimandare ciascuno consolato, sostenere di consiglio, aiutare dell’ opera gl’infelici ed i poveri ; provvedere con ogni cura alla pubblica annona, pregando tutti voles-