477 cettar di nuovo i confini segnati nel trattato del 1576, non riusciva facil cosa, dopo tanti avvenimenti e tante mutazioni, più riconoscerli esattamente. Tuttavia la fermezza dei commissari veneti venne pur finalmente a capo di ridur a termine un trattato, dichiarandosi avesse a spettare alla Repubblica tutto ciò che si estendeva da Glissa fino al mare, e dopo nuove difficoltà ed esitazioni, gli atti del convenuto accordo furono scambiati il 30 ottobre 1671 in solenne congresso tenuto vicino alle mine del cestello di Co-niesco, sicché alfine anche da quella parte pareva la Repubblica dover posare. Moriva intanto il doge Nicolò Sagredo il 14 agosto 1676, e quattro competitori si presentavano alla nuova elezione, cioè Battista Nani, Luigi Moeenigo che per due volte avea sostenuta la carica di capitan generale nella guerra di Candia, Giovanni Sagredo della stessa famiglia del defunto doge, ma di diverso ramo (1), ed Antonio Grimani. Procedendosi come di solito nella complicata scelta degli elettori, erano finalmente nominati i quarantuno a’ quali spettava la definitiva elezione del doge, ma che a tenor del decreto del Consiglio de’ Dieci 1554 dovevano essere con- (1) Cicogna Iscrizioni V, 164. Cittadino di meriti eminenti fu Giovanni ¿arredo. Nàto di Agostino Sagredo e Maria Malipiero il 2 febbraio 1617 studiò a Roma nel collegio dementino, entrò all’età di venticinque anni Savio agli oidini. sostenne } oi lutti gli ufficia più ragguardevoli della sua patria, andò ambasciatore ordinario a Luigi XIV in Francia, nella corte del qnsùe osservandogli un dì il cardir.al Mazarini il suo troppo adoprarsi in favore di ricorrenti colle parole : V. E. *’ incarica dì troppi rompimenti iti cupo ; il inondo è troppo grande per abbracciare la di fisa di rutti, egli rispose : Vostra Eminenza deve considerare che un cittadino di repubblica senea umanità è un albero di fiori senza finiti. La mia patria è nato ed alimentata nel grembo della pietà verso i forestieri e come vuole V. E. ch’io degeneri» Parole che non abbisognano di ologio. Fu eletto nel 166B iiibasciatov« ad Oliviero Csoinwell per eccitarlo alju guerra co! Turco in soccorso della Repubblica allora -in»usuata dall» guerra di ('-india, e della sua relazione riferimmo il brano a pag. Ili : andò nel Ititii ambasciatore a Leopoldo imperatore ecc.