413 con maggior cnra ; e giunto al palco lo trovò cinto da una folta siepe di soldati che gl’ impediva di farsi intendere dal popolo ; parlò tuttavia a’ più vicini, riconoscendo la divina giustizia, perdonando a’ suoi nemici e agli autori della sua morte, esortando la nazione a cessare dalle gare civili e colle parole « cangio una corona corruttibile con una incorruttibile e me ne vo in luogo non turbato da cure, » depose il capo sul ceppo che gli fu tronco d’un colpo da un uomo mascherato, il quale mostrò al popolo la testa gridando a voce alta : questo è il capo d’ un traditore (9 febbraio 1649). La catastrofe di Oarto I gettò una specie di terrore nel Parlamento e nella borghesia di Parigi, e quell1 esempio degli estremi a cui possono condurre le rivoluzioni, li fece inclinare per alcun poco alla moderazione. Ma fu quiete momentanea e il partito così detto della Fronda avverso al Mazarino insorse contro di e3so più fiero che mai. Parigi era in pieno stato di sollevazione, e alle ricerche dell’ambasciatore veneziano di soccorsi per Candia, il ministro signor di Brienne rispondeva, deplorando essere la milizia francese necessaria per la guerra che ancora ardeva colla Spagna, ma ottenuta che fosse la pace, non mancherebbe di mandare efficace assistenza alla Repubblica verso la quale nutriva quella corona il più sincero affetto (1). Così tutto congiurava in Europa a’ danni della Repubblica di Venezia, e a favore dei Turchi, i quali sicuri di aver a fare coi soli Veneziani, più imbaldanzivano, e nella guerra persistevano. (1) Disp. Mich. Morosini 4 mag. 1649.