460 per tutto, procurò di opporsi a’ nemici, e di rimettere i suoi, castigando, minacciando, pregando ; ma indarno, perchè non s’udivano nel tumulto le voci sue, nè s’obbedivano per timore i comandi. Convenne in fine egli pur ceder, mentre i Turchi scesi da’ colli, accrescevano il danno e lo strepito, castigando con veri colpi il falso timore de’ fuggitivi. Il capitan generale, che dal forte di san Dimitri vedeva 1’ esito infausto della sortita, uscì dalla porta per sostenere la ritirata, ordinando a’ suoi, che col cannone e co’ moschetti frenassero 1’ ardir de’ nemici. Alcuno voleva, che riordinati e rimessi sotto il calor della piazza, per non restare con la viltà e la vergogna, si replicasse nuovo attentato, ma il duca afflittissimo per il caso, scorgendo le militie non meno sbigottite che stanche, comandò che rientrassero nella piazza. Si trovò mancarne cinquecento quasi tutti uccisi, imperocché otto o dieci soli restarono prigioni in potere de’ Turchi. ...» Tra le perdite dolorose fu quella del duca di Beaufort (1), che ebbe sontuosi funerali e degni elogi a Venezia e a Roma, e sebbene alcune altre sortite (2) si eseguissero, l’esito non corrispondeva alle aspettazioni, alle speranze. I Francesi più ornai non pensavano che alla partenza ; (1) Furono impediti i Veneziani dal soccorrere al Beaufort per l’incendio fortuito della polveriera, Corti 2(5 luglio 1(¡69, p. 225, e dispacci Girolamo Battaglia 2 luglio. (2) In una di queste restava gravemente ferito il generale Girolamo Battaglia, il quale dopo aver descritto come da una bomba che avealo gettato a terra, gli fossero bruciate la metà destra della taccia ed una gamba, chiudeva colle parole veramente patriottiche : « Perso dalla parte offesa 1’ udito e la vista dell’ occhio, sommamente mi aggrava l’impotenza di portarmi céleremente al mio posto afflitto, ancorché dovesse essermi sepolcro, e se 1’ aspersione del mio sangue tosse quella che dovesse placar il sdegno della sorte, mi farei costantemente vittima volontaria agli avantaggi delle EE. VV. ; spero però che il signor Iddio concederà gratia a’ miei desideri di potermici presto ricondurre.»