194 e presentassegli le copie della scrittura letta in Collegio, e della risposta di questo, che furono tosto divulgate. Ma sebbene tanto il maresciallo quanto il re mostrassero di rimanersene soddisfattissimi, solo lagnandosi della poca prudenza del consiglio del Wotton alla contessa, onde se ella fosse stata di meno spirito avrebbe ricevuto il colpo, l’universale però che poco amava il Conte d’Arundel, e vedeva malissimo volentieri madama in Italia, per varii rispetti di conseguenza, non si credeva, e si fissa, scriveva l’ambasciato!-Landò (1), che vi sia stata pure alcuna cosa et sentendo le mie divulgationi, vuole pur star fermo molto dicendo che la Repubblica è prudente e sa dissimulare. Ad ogni modo il re stesso stimò di sua convenienza scrivere una lettera al doge in data di Grenvich 10 giugno del seguente tenore : « Serenissimo Principe, amico carissimo : Essendone stato significato per lettere del nostro ambasciatore costì residente, come della contessa d’Arundel e Surrey nostra carissima parente, con quanta equità e favore la Serenissima Repubblica abbi trattato con detta nostra parente, ave-mo giudicato conveniente rallegrarcene con Yostra Sublimità e ringraziarla che non solo l’abbi liberata da una iniqua sospizione, ma anco in favor del nome e della nazione 1’ abbi ornata d’ onore singolare e pubblico, la qual cosa noi ricevemo gratamente come conviene, nè mancheremo di pari corrispondenza verso li vostri, se l’occasione si offerirà, poiché interpretiamo fatte a noi stessi le cose che si fanno in onore e grazia di quelli che ci sono tanto congiunti, e principalmente il nostro carissimo parente conte d’Arundel e Surrey gran maresciallo d’Inghilterra si rallegra sommamente del pubblico testimonio d’onore fatto alla (1) 27 Maggiofc1622.