52 vesse perire tutto il moudo non si debba nè tralasciarla nè sospenderla » (1). Così il Pontefice, nella persuasione di soddisfare a un debito di coscienza, lasciavasi trascinare dagli ambiziosi ad un passo a cui egli ripugnava (2), e già correvano voci che avrebbe ricorso anche alle armi temporali, e che gli Spagnuoli l’avrebbero assistito (3). Laonde la Repubblica armava per terra e per mare, nominava Nicolò Dolfin provveditore di là dal Mincio (4), scriveva al prov-veditor generale nelle isole che stesse bene all’erta stante gli avvisi che si avevano di preparamenti dell’armata spa-gnuola a Napoli per venire in golfo (5). Il 25 agosto scriveva il Senato al provveditor generai Moro in Terraferma come i cardinali Zappata e Como aveano consigliato insieme il modo di rispondere ad una lettera del conte Fuentes sul disegno d’impadronirsi per iscalata di una fortezza della Repubblica, e perciò gli raccomandava di metter buon presidio in tutte le fortezze e tenere occhio vigile a tutto. Nel tempo stesso, dichiarava solennemente falsa e calunniosa la voce che negli Stati veneti si permettessero satire e scritti insultanti alla santità del papa (6), solo pubblicandosi scritture che giovar doveano a giustificare in faccia al mondo la condotta della Repubblica (7). « Noi per gratia (1) Lettera da Roma 17 giugno 1600, archivio Dona. (2) Ib. (3) Notizia dell’ ambasciator veneto da*Francia 4 luglio. Lettera del cardinal Dolfin da Roma cogli stessi avvisi 8 luglio Cod. MDCLXXXIX. E fino dal 30 maggio l’ambasciator francese riferiva in Collegio aver notizie da Roma che l’amb. di Spagna confortava Sua Santità a tener fermo assicurandola di ogni efficace appoggio del suo signore. Esposizioni Roma. (4) Deliberazioni Roma 26 luglio. (5) Ih. 20 luglio. Cod. MDCLXXXIX e Sommario Cicogna. (6) 10 Ag. lettera all’Amb. in Francia Deliberazioni Roma. (7) Nella suddetta lettera il Senato lodava l’oratore di aver ottenuto che anche il Servino avvocato regio scrivesse sull’ argomento, al quale mandava perciò in dono una catena d’ oro di trecento scudi ; eccitava 1’ ambasciatore a procurare che anche lft Sor-