68 territorio pontificio e che fermamente insisteva sul togli-mento delle censure prima della sua partenza da Venezia, il papa infine vi avea aderito (1). Quanto poi ai Gesuiti, sebbene cosa che stava sommamente a cuore al papa, credeva il cardinale che non si sarebbe per causa loro sturbato lo accomodamento, e Sua Santità sarebbesi limitata a pregare istantemente pel loro ritorno (2). Alle altre Religioni acconsentiva la Repubblica ritornassero, eccetto alcuni individui, ma senza farne formale scrittura, dovendo bastare la sola parola (8), ripromettendosi parimenti dal papa che non sarebbero molestati quelli che alla causa di essa Repubblica si erano mostrati favorevoli (4). Ma grande difficoltà insorgeva sul modo di rivocare la protesta ; finalmente dopo molti cambiamenti di parole, di frasi, di modi perchè fosse salva la dignità d’ ambedue le parti, venne approvato il seguente decreto (5) : « Lunardo Donato per grafia di Dio duce di Venezia ecc. alli reverendissimi Patriarchi, arcivescovi, vescovi di tutto il dominio nostro di Venezia, et altri vicari, abati, priori, rettori delle chiese parrocchiali et altri prelati, ecclesiastici, salute. Poiché con la gratia del sig. Dio si è trovato modo col quale la Santità del Pontefice Paolo V, ha potuto certificarsi della candidezza del nostro animo, della sincerità delle nostre operazioni et della continua osservanza che portiamo a quella Santa Sede, levando le cause dei presenti dispareri, Noi siccome havemo sempre desiderato e procurato l’unione e buona intelligenzia con la detta Santa Sede (1) Esposizioni Roma 10 aprile 1607. (2) Duravano poi lungo tempo i maneggi su questo proposito, ed ancora il 30 giugno 1612, scriveva il Collegio all’ ambasciatore in Spagna essersi rinnovata la deliberazione 18 agosto 1606 circa al non aver nessuna sorte di rapporto coi gesuiti. Furono riammessi solo nel 1657. (3) 12 aprile 1607. Cod. Cicogna 1799. (4) 17 detto. (5) Roma deliberazioni, 21 ap. p. 28 t.°