Capitolo Ottavo. Dominio del Golfo sostenuto dalla Repubblica. — Cose di Germania e dieta di Ratisbona. — Trattato ivi conchiuso. — Francesco Erizzo doge XCVII1. — Lagnanze della Repubblica abbandonata in quel trattato dalla Francia. — Trattato in Cherasco. — Continua la guerra dei trenta anni in Germania. — Vittorie di Gustavo Adolfo re di Svezia. — Morte ' del Wallenstein. — Si rinnova la guerra tra Francia e Spagna. — Gli Stati d’Italia parteggiano quali per l’una, quali per l’altra. — Ambasciata svedese a Venezia. — La Repubblica persevera nella sua neutralità.— Guerra nella Valtullina, nel Piemonte, nel Milanese.— Dissensioni e guerra tra i Barberini nipoti del papa Urbano Vili e Odoardo duca di Parma. — Rivoluzioni in Spagna e Portogallo. — Morte di Richelieu. — La Repubblica e il duca di Modena sostengono il duca di Parma. — Mediazione della Francia e pace. La città era ancora afflitta dal contagio, quando nuovo 1630. pericolo di guerra veniva a minacciarla per la pretensione posta in campo dagli Spagnuoli di accompagnare colla propria flotta a Trieste la principessa Maria sorella del loro re, fidanzata a Ferdinando re d’Ungheria, figliuolo dell’imperatore. Vi si oppose vivamente la Repubblica ed ordinò ad Antonio Pisani generale delle isole d’impedire l’ingresso a quella flotta nel Golfo, e respingerla all’ uopo anche colla forza, nel tempo stesso che alla regina faceva ogni più cortese offerta di condurla colle proprie galere, il che avendo ella accettato, fu con grandi dimostrazioni d’onore ricevuta ed accompagnata, tanto che il doge n’ ebbe dall’ imperatore vivi ed affettuosi ringraziamenti. Cosa mirabile in vero °he anche in mezzo alla grave sciagura onde allora era colpita, Venezia senza piegare sotto il peso de’ mali attendasse con tanta fermezza alla preservazione de’ proprii diritti, mantenesse nell’interno la pace, al di fuori la sicurezza,