430 Morto Innocenzo nel 16B5 ed eletto il Cardinal Ghigi col nome di Alessandro VII, molto bene da lui sperava la Repubblica, siccome quello che mentr’ era cardinale erasi mostrato de’ più zelanti nel sostenere la convenienza e la necessità de’ soccorsi per la guerra di Candia. Ma giunto al pontificato poco o nulla più fece di quanto fatto aveano i suoi predecessori, anzi pensò giovarsi delle strettezze della Repubblica per ottenere il ritorno dei Gesuiti negli Stati veneti. Cominciò dall’ obbligarsela col concederle di sopprimere alcuni Ordini claustrali come quello dei Crociferi che fino dal 1155 aveano sede in Venezia, e dei Camaldolesi che nel 1409 si erano trasferiti dal distrutto chiostro di Bron-dolo ad altro monastero loro concesso nell’ isola di Santo Spirito, e di giovarsi de’ loro beni all’ uopo della guerra. Ma in premio di tale concessione, domandava per parte della Repubblica, il ritorno dei Gesuiti. Già più volte erasi in ciò molto caldamente e sempre invano adoperata la Francia, ostando oltre che 1’ opinione, la legge del 14 giugno 1606 che avea messo tali strettezze alla sola proposizione della riammission loro, da renderla presso che impossibile. Orava molto efficacemente il nunzio del papa, mostrando l’opportunità, l’utilità grande che verrebbe alla Repubblica dal compiacere in questo al Pontefice ; adduceva che quelli che concitato aveano contro di sè lo sdegno della Repubblica erano ornai morti, magnificava quanto il papa farebbe a favore di essa, in somma seppe sì bene maneggiare 1’ animo dei Senatori che, a tenore della relativa legge, fu incaricato 1’ Avogadore di fare rapporto dei processi che quella società concernevano, raccolti in apposito libro (1) ; poi passando alla strettezza della ballottazione eh’ esser do- (1) Registro Gesuiti. All’ archivio.