130 d’inverno e con crudissimi freddi si recava in Senato restandovi fino a sei e sette ore di notte. Disse più volte al suo medico Sivos che avrebbe desiderato gli fosse data licenza di andar generale in mare e morire sulla prora della sua galera in servigio della patria, piuttosto che in letto in palazzo, e lamentandosi della sua cattiva sorte che l’avesse chiamato alla suprema dignità in tempo di sì grandi travagli e pericoli. Donato Fu anche questa volta ritardata 1’ elezione del succes- xcm sore > finalmente il 5 aprile fu eletto Nicolò Donato d’anni 1618. ottanta, mentre il favor popolare inclinava per Antonio Priuli e Giovanni Giustinian che si trovavano allora a Segna in qualità di Commissarii per accomodar le vertenze coll’ arciduca. Era il Donato invece odiato e in cattiva fama di spilorceria, onde sebbene si affaticasse a gettar danaro al popolo, nessuno gridò viva Donato ; spiaceva egualmente alla nobiltà perchè sebbene fosse stato Savio Grande (1) e consigliere, e avesse sostenuto varii reggimenti, non era però entrato Procuratore. Laonde non mancarono le satire, e benché cercasse ogni via per ingraziarsi presso al popolo, nominando fra altre cose un nobile e un cittadino per pesare il pane e facesse distribuire a’ poveri quello che si trovava scarso, come altresì la multa di una gazzetta (2) per ciascun pane cui andava sottoposto il fornaio trasgressore, non riuscì che debolmente. Nè miglior fortuna ebbe colla nobiltà alla quale dava feste e banchetti, mentre un suo nipote Pietro, avarissimo, guastava ogni cosa, onde una volta si trovò non esservi il numero sufficiente delle eleganti cestelle che si donavano alle gentildonne con confezioni, un’ altra volta rimandò alcune (1) I Savii grandi con facoltà proponente, provedevano però durante le vacanze a tutti gli affari devoluti al Senato. Mutinelli : Lessico Veneto. (2) La gazzetta valeva due soldi, coniata nel 1528 sotto il doge Andrea Gritti.