129 prudenti, ma sia certa la Serenità Vostra ohe sono verissimi nell’ animo di Sua Eccellenza. » E il 7 aprile : « Qui si tiene per certo che Sua Eccellenza vada ora tramando alcun gran tratto e si accresce’ sempre più il concetto che tutta la mira sia contro la Serenità Vostra. Sono capitate qui da Venezia alcune spie che hanno portato le misure e scandagli di tutte le acque della Laguna principiando dalli Tre Porti sino a Chioza, e intendo che sopra disegni e con queste nuove informazioni S. E. discorre sempre sopra il modo di guadagnar il porto di Malamocco e di metter le genti al Lido, il che riuscendole, pretende poi di poter conseguire li suoi pensieri di voler rovinare la stessa città di Venezia, dicendo che mentre si tenerà in gelosia 1’ armata veneta nelle acque di Curzola e di Lesina, potranno passare a dirittura e all’ improvviso alla volta di Malamocco e far 1’ effetto. Da altra parte tiene informazione che il tentativo si possa fare per la via de’ Castelli assai mal guardati ». Lo Spinelli riteneva dunque tutto questo per disegni affatto vani, e riferiva anche che qualche capitano faceva presente al viceré, che al primo apparir della flotta i Veneziani le a-vrebbero mandato incontro la propria da Malamocco, nel tempo stesso che operando anche quella posta alla guardia del Golfo, l’armata vicereale si sarebbe troiata tra due fuochi. Ma la probabilità della riuscita sapeva ben egli l’Os-suna in che stesse, e fino dal febbraio vantava intelligenze in certo luogo, che lo Spinelli interpretava fosse Corfù od altra isola veneziana (1). Mentre queste cose dentro e fuori si tramavano venne a morire il doge Giovanni Bembo il 12 marzo 1618 con gran dispiacere della città che in lui lodava 1’ amore della patria, lo zelo della cosa pubblica per cui ogni sera anche (1) Dispacci 1 febb. 1618. Vol, VII. 17