29 Nè e a supporsi che si rimanesse ozioso il Fuentes indispettito contro Venezia per l’affare dei Grigioni ; così avveniva che per le altrui suggestioni (1) e per l’alta idea che, come a principio dicemmo, il papa già avea delle immunità ecclesiastiche, la vertenza andasse prendendo un aspetto più serio e invelenivasi. Tuttavia gli ambasciatori, venuti a congratularsi della sua esaltazione, furono con tutte le dimostrazioni d’ onore ricevuti e con singolare piacevolezza trattati da Sua Santità (2), ma scriveva il Senato il 29 ottobre all’ ambasciator Nani a Eoma (3) : « Abbiamo inteso con dispiacere quello che nelle ultime lettere avete voi Nani scritto alli capi del Consiglio de’ Dieci ed al Senato, ancora intorno le indoglienze che ha fatto con voi il Pontefice, et altrettanto nojoso ne è riuscito l’ufficio fatto qui con noi da monsignor nunzio a nome di Sua Santità circa la parte dell’ alienatione de’ beni laici agli ecclesiastici, et in proposito del canonico Saraceni, a quali cose risponderemo particolarmente la settimana ventura in modo tale che speriamo che Sua Santità rimanerà soddisfatta delle giustissime nostre deliberazioni ». Chiamato quindi il nunzio, sponevagli il Senato (4) (1) Scriveva il Nani il 17 dicembre : « ma quello che più importa è cbe l’ambasciator di Spagna lo fomenti per avvantaggiar il suo re per li suoi oggetti di farli cader alcuna cosa nelle mani col pretesto della religione, et per levar la confidenza di questa Serenissima Repubblica che sola in Italia gli può far ostacolo». (2) Sua Santità rispose «che fossimo li ben venuti che ringraziava V. Ser. dell’ lionoro che lo faceva col nostro mezzo, et cho anco in questi riconosceva l’antica pietà di codesta Serenissima Repubblica verso la quale egli tiene ottima volontà et la dimostra in tutte le occasioni». Dispacci Nani 29 ottobre 1805. (3) Deliberoz. Roma 29 ottobre 1605, p. 179. (4) 8 Novembre Ood. MDCLXXXIX alla Marciana e Codice Cicogna 1799. Parecchi altri codici esistom in questa materia alla Marciana CXXTII, MCCLXVTT, cl. VII, Relazione di Francesco Priuli de’ particolari più gravi occorsi per occasione dell’ interdetto DOLXV, cl. VI, ecc. ecc.