11 3 Ariosto. Ed io clic non ebbi mai tanto da (unni in corte 1’ osteria! Tasso. Ed io che invidiai per iusino gli occhi alla gatta, per non avermi di che accendere la lucerna! Fortiguerri. Ed io che stava a quattrini Siccome s. Cristofano a calzoni ! Paolo Veronese. Ed io che per la sola pietanza ebbi a pingere un intero convento in Venezia! Dryden. Ed io che son morto in prigione pel debito di sette lire di steriini! Gozzi. Ed io che dovetti sommergere la mia disperazione nel Brenta! C. Goldoni, C. Galileo, M. Pagano, ed altre ombre iiifinitc: Ed io! Ed io! Ed io! Lord Byron solo e in disparte si stringe nelle spalle e fa suoi computi sulle dita. Eaco. Non vi son dunque più in terra cervelli che tanto si valutino e paghino i gorgozzuli? LaTodi. (Oh che razzastupida sono mai i morti!) In terra s’onora l’ingegno. Cristoforo Colombo trovò col suo un nuovo mondo; io giunsi col mio, fino all’elafà sopra le righe, e ancora ha da nascere chi possa solo arrivarmi. Ora si pagherebbe egli un elafà, come il consueto bemì? Poi chi meglio di me sapeva dardeggiar gli occhi colà sulla scena, o con miglior