207 • leggi, di potersi recare a Roma e che fosse decretata la somma di denaro solita darsi dalla Repubblica ai Cardinali veneti, quando andavano a Roma per pubblico servizio ; infine con altre irregolarità, il cardinale Corner già vescovo di Bergamo fu dal papa nominato vescovo di Vicenza; Daniele Dolfin cognato del doge fu fatto consigliere (1) pel Sestiere di san Marco a dispetto della legge 10 febbraio 1252 ahe vietava quella carica ai figli del doge ; infine il 16 maggio 1627, fu ottenuto che Francesco, il più giovane de’ figli del doge, venisse nominato di Zonta (aggiunta) del Senato, con istravagante ballottazione, e vi fosse ammesso altresì un altro figlio del Doge, Alvise, già ambasciatore in Ispagna (2). Erano questi, come ognun vede, altrettanti attentati alla santità delle leggi, e scorso intanto un terzo del tempo della rilegazione del Zeno, ei fu richiamato per opera di Giulio Contarini, ma contro la sua volontà, imperciocché egli continuava sempre nel sostenere la nullità della sentenza e di non voler esser posto al paro di un bandito. Comunque sia, ritornato il 1.° agosto 1627 si trovò nominato nel Consiglio de Dieci, e non appena vi entrò, che prese a ricordare le trasgressioni commesse nelle elezioni dei figli e dei parenti del doge a dispetto delle tante Promissioni ducali che espressamente il vietavano. Chiamati a sè gli Avogadori e mostrate loro le leggi, disse dovessero annullare quelle elezioni. Gli Avogadori vedute le leggi nulla risposero in contrario e dissero che avrebbero pensato al da farsi. Ma il doge appena ne fu avvertito, che prendendo l’iniziativa, per impedire che si procedesse più oltre e per conservare la stima della sua persona appresso all’univer- (1) 23 Agostc 1626. (2) 30 Sett. 1627.