155 volgere perfino 1’ ordine cronologico dei fatti, poiché il tentativo di ribellione del duca d’Ossuna contro la corona di Spagna non avvenne che nel 1620 e le prime aperture da lui fatte sull’ argomento al residente Spinelli, e dalla Repubblica decisamente respinte, non datano che dal 15 maggio 1619 (1). Tanto era lontana ogni idea di accordo tra essa e il viceré, che continuarono anzi anche dopo sventata la cospirazione di Giacomo Pierre i disegni dell’ Ossuna contro la Repubblica (2). Stanno senza dubbio in relazione con essi 1’ ammutinamento delle genti inglesi accaduto alla fine di luglio di quello stesso anno 1618 e le esecuzioni che prontamente fece fare degli ammutinati il capitano generale Pietro Bar-barigo, impiccandone i principali alle antenne dei bastimenti. Venne l’ambasciatore inglese in Collegio a farne lagnanza (8), e nel suo discorso meritano certamente considerazione le seguenti parole che mostrano come s’intendesse a quei tempi la giustizia fuor di Venezia, mentre in questa si esercitava eguale ed imparziale con tutti. Dopo aver manifestato lo scontentamento che dovea venire nel re da quelle esecuzioni, egli continua : « ma presuppongo che la giustizia fosse necessaria per buon governo militare, questa si poteva fare con manco numero, non contro otto persone ; e se pur voleva questo rigore nel numero poteva aver riguardo alla qualità con farla eseguire in persone inferiori, non in gentiluomini ; e se pur conveniva procedere anco contro di essi almeno si poteva differenziare nella qualità dell’ esempio con far distinzione tra essi, facendo impiccar i bassi, ed i nobili affogarli, over farli decapitar ». Rispose il doge, che ben dugento s’erano ammutinati, ed aveano (1) Spinelli. Dispacci. (2) Ibid. 20 febb. 1618-19. (3) Esposiz. Principi 20 agosto 1618.