131 dame dicendo che non erano state invitate. Tutto questo, e il dolore provato nel vedere quel suo nipote sballottato da gran numero di voti, quando si presentò per aver la nomina nel Senato, gli amareggiarono per modo la vita, che morì di apoplesia dopo neppure un mese di un principato agitatissimo fra i sospetti e i timori di cui si andavano scoprendo le fila (1), ed era chiamato a succedergli il 17 maggio Antonio Priuli. Non erasi mai più veduta tanta allegrezza nel popolo, quanta alla sua elezione essendo in grande fama di genero-sità e di animo integerrimo, tanto che notavasi come essen- 1618. do stato generale in Terraferma e dopo sostenute molte delle principali cariche della Repubblica, lungi dall’ arricchire avea incontrato un debito di ottantamila ducati. Richiamato colla notizia della sua elezione mentre trova vasi a Segna, fu ricevuto trionfalmente a Chioggia, e il ‘28 più trionfalmente ancora a Venezia. Sparse fino a duemila ducati di moneta piccola e mille d’ oro tra il popolo, furono fatte luminarie ed altre feste, i fruttaiuoli presentarono i soliti doni e n’ ebbero in ricambio da lui vino moscato, pani, buzzo-ladi (ciambelle), prosciutti ed altre carni salate «qual segno di gratitudine, come osserva il Sivos, di vero principe verso li suoi fedeli popoli». Il figlio Girolamo incontrò ricchissimo matrimonio con Franceschina figlia di Francesco Dolfin con dote d’ oltre duecentomila ducati senza quelli della madre ed altri beni per oltre trecentomila. Così tutto sembrava arridere al principato di Antonio Priuli, ma i tempi correvano (1) Swos t. III. Gli fu fatto il seguente epitaffio : Qui giace il gran Donado testolina, Mercante e senator plusquam perfeto, Fato dose, mori per un banchetto Stronzà da un suo nipote per rapina. (Stronzare le monete dicevasi per strozzare (ritagliarle) ).