355 I lavori nell’arsenale di Costantinopoli sollecitati dalla presenza stessa del Sultano, le grosse leve di truppe, 1’ arrivo delle galere barbaresche, tutto annunziava qualche grande spedizione, intorno alla quale però continuavasi a serbare il più profondo segreto, e se pur lascia vasi trapelare qualche cosa, pareva accennare a Malta. Ma ben altri erano i cenni che il Bailo continuava a ricevere da più parti, cioè che si mirasse veramente a Candia, e che alcuni Calogeri (monaci) di quell’ isola eccitavano i Turchi accertandoli della facilità d’ uno sbarco. Eguali avvisi riceveva anche il Corner (1), il quale mandatovi'fin dal 1643 in qualità di Proveditor generale, dava mano prontamente a tutti i maggiori possibili provvedimenti. Candia, anticamente Creta, la maggiore delle sette grandi isole del Mediterraneo, è la terra più meridionale d’Europa ; gira cinquecento venti miglia avendone dugento trenta di lunghezza, mentre nella sua forma stretta allungata solo dodici ne conta di larghezza (2). Sterile di grani, ma altrettanto feconda d’ ulivi, di viti, di frutti, di cipressi e di cedri con ogni specie di erbe odorose e verdissimi campi, ^assembra per gli alti suoi monti ad una gran rocca circondata dal mare, il quale ne’ varii suoi seni forma altrettanti porti. Alcuni di questi porti a tramontana sono abbastanza spaziosi e custoditi da scogli come Grabusa, Suda e Spinalunga che fortificati ne guardavano l’ingresso. Quattro erano le città principali provvedute anch’ esse di porto ; Sandia che n’ era la metropoli ; Canea, Eettimo e Sitia, con territorio più o meno esteso da esse dipendente. Dacché 1 isola era venuta in potere dei Veneziani comperandola dal marchese di Monferrato nel 1204, essi vi mandavano un rettore supremo col titolo di duca, e un Proveditor gene- (1) Dispaccio 20 gennaro 1644?45. (2) Nani, Storia Veneziana.