56 landesi (1), e aiutasse contro a Spagna i Grigioni, occupandone così le fortezze da quella parte. Raddoppiavano però l’ambasciator francese Du Fresne e il cardinal di Giojosa le loro premure, e il 9 marzo (2) ottenevano dal Senato la dichiarazione che quando S. M. Cristianissima e il re Cattolico pregassero Sua Santità di levar le censure, la Repubblica consentirebbe che vi aggiungessero anche il nome suo, dichiarando al papa che sentiva dispiacere che egli avesse avuto disgusto delle operazioni da lei fatte al solo fine del buon governo dello Stato ; che acconsentirebbe inoltre che, dopo levate le censure, si consegnassero i due prigionieri in gratificazione di S. M. Cristinissima all’ ambasciator francese il quale avrebbe a riceverli in nome di Sua Santità, salve però le ragioni pubbliche e 1’ autorità della Repubblica di giudicare gli ecclesiastici ; che levate medesimamente le censure sarebbe dalla parte dei Veneziani levata la protesta ; che quanto alle scritture pubblicatesi dalla Repubblica in appoggio alle sue ragioni, osserverebbesi egual modo che il papa tenesse con quelle pubblicate a Roma in senso opposto ; che (sempre dopo levate le censure) si manderebbe eziandio un’ ambasciata a render grazie a Sua Santità di aver aperta la via ad un’ amichevole trattazione, a condizione però che esso ambasciatore avesse ad esser ricevuto e trattato coi modi soliti usarsi nel ricevere e trattare gli ambasciatori ordinarli ; che circa alle religioni partite ne tratterebbe 1’ ambasciatore direttamente con Sua Santità per darle quella soddisfazione che mai fosse possibile ; infine, quando queste cose fossero preventivamente ben fermate e stabilita in modo da non poter più insorgere quanto ad esse alcuna difficoltà, la Repubblica si contenterebbe in gratificazione delle due Maestà di assicurare che durante la (1) 28 Genn.- 1607. Dispacci Priuli in Francia. (2) Cod. MDOLXXXIX cl. VII alla Marciana.