409 del disprezzo, della satira generale. Fatti arrestare i consiglieri Brusseles e Blancmenil scoppiò nuovo tumulto, furono asserragliate le vie, la città presentava un aspetto sommamente minaccioso ; il Parlamento riunitosi, mandava domandando alla Corte la liberazione de’ carcerati. La regina dovette acconsentirvi, essi furono portati in trionfo, e la quiete fu pel momento ricomposta, ma era quiete superficiale, cui ogni piccolo motivo avrebbe bastato a cambiar di nuovo in tempesta. Il Mazarino in questo mezzo adoperava tutta la sua scaltrezza a sostenersi, e cercava appoggi nei principi di Condè e d’ Enghien ora con ambedue stringendosi, ora cercando metterli in gelosia l’uno dell’ altro, pronto e preparato per ogni evento a partire. E gettando gli occhi specialmente su Venezia, maneggiavasi colà un sicuro e onorevole asilo, chiedendo intanto d’ esser ascritto alla veneta nobiltà, il che con sua grande consolazione potè conseguire (1). In InghilteiTa le questioni religiose e le manifeste violazioni che re Carlo I attentavasi di fare alla costituzione aveano portato al sommo 1’ esacerbazione del popolo e del Parlamento. L’introduzione forzata della liturgia anglicana in Iscozia mosse questa ad aperta rivolta (1640), gli oppressi Irlandesi ribellarono ; il Parlamento presentò al re quell’atto che fu detto la Rimostranza in cui si esponevano tutti gli errori del Governo e il bisogno del loro raddrizzamento. Il re promise, poi non attenne i patti, e la guerra civile incominciò (1642). In mezzo a questa lotta sorse e andò via crescendo una nuova setta chiamata degli Indipendenti, siccome quelli che la repubblica volevano sì nello spirituale che nel temporale. N’era l’anima Oliviero Cromwell, e dacché egli venne alla (1) Registro Senato Corti 18 nov. 16-18. Proposta in Senato e approvata in Maggior Consiglio il 25. Vol. VII. 52