533 e delitie della città, e a chi soprabbonda il denaro tutto sta sui cambii, che è quello che potria essere impiegado nelli viazi del Levante. La cittadinanza è poca in numero, e non di tanto polso, quanto era forsi in altro tempo e per le perdite fatte et altri sinistri la falisse. — Che ha dunque da esser ? Vuoi le SS. VY. EE. veder affatto annichilado questa negotiatione del Levante solo latte per il mantenimento di questa città ? Questo viazo mantien l’arte della lana e della seta e tante altre industrie. Queste arti cessano, vien persone che se offerisse da portar qua soi cavedali, de mantener questa navegation, che è quasi persa . . . persone che accresceranno i suoi dazii, che manteniranno le arti et il popolo, e lo ricuserà le Signorie Vostre Eccellentissime? » Vien detto se distruze le lege vecchie, questo trafego è reverendo ai nostri veri e nativi cittadini ; che si vuol concederlo non solo a’ forestieri sudditi, ma a esteri ancora de costumi e religion diversa; che si leverà ai nostri il negozio mettendolo tutto in man dei forestieri, che si venderanno i cavedali fuori di questa città, che non si condu-ranno i retratti, e finalmente che dopo qualche tempo che si averanno ben arichidi partiranno da questa città e ande-ranno alle case loro. « Tutte cose che hanno la so (sua) resoluzion ; perchè le lege (che) stavano ben a quei tempi, hora non militano, perchè pochi sono i nativi che mercantano, e se questi mancano, deve la publica previdenza apparecchiar altri che subentrino a questa fatica tanto necessaria. Il concederlo a forestieri sudditi è tanto più giusto quanto che essi ancora devono partecipare della munificenza e gratia pubblica, giacché devono essi ancora star al ben e alla fortuna con questo stado. Li esteri benché di diversa religion e costumi, non sono mai sta abborridi da questo stado, è sta addosso il fondego dei tedeschi, turchi, ebrei e marani, e a