115 lettere di Venezia (1). Di tutto questo faceva il Senato parecchie rimostranze all’ambasciatore spagnuolo, facevane fare alla corte di Madrid, ma parte pel poco buon volere, parte pel non potere, di rado ottenevasi e stentatamente qualche soddisfazione. Ardendo allora la guerra della Repubblica coll’Austria, a causa degli Uscocchi, il re Cattolico scriveva al suo ambasciatore a Venezia Alfonso della Cueva marchese di Bedmar, di mettersi in corrispondenza col Toledo governatore di Milano per soccorrere in ogni modo possibile l’arciduca, e 1’ Ossuna veniva affrettato di passare dal governo di Sicilia a quello di Napoli e provvedere colà al bisogno (2). Arrivò 1’ Ossuna infatti a Napoli il 20 luglio 1616, dopo essersi fatto precedere fino dal dicembre antecedente da un famoso corsaro di Normandia di nome Giacomo Pierre, che ben presto impareremo a conoscere. Al qual proposito il secretarlo Spinelli fin d’ali ora scriveva (3): « vedendosi prevenire la venuta del signor d’Ossuna a questa viceregenza da simili soggetti, non può apportare se non ombra e sospetto, » e si prefiggeva di ben osservarne i passi. E n’avea ben donde, poiché l’Ossuna, sebbene venisse poi conchiusa nel settembre 1617 la pace tra Venezia e l’arciduca da una parte, e Savoia e Spagna dall’altra, non perciò quietava, che anzi disapprovando quel trattato, attendeva più che mai ad armare, empiva il paese di Spagnuoli, Valloni e Francesi, grande cura volgeva principalmente alla costruzione e all’armamento di navi colle quali recava grande molestia al commercio veneziano. Non poco spavento venivano nei negozianti di Venezia e interruzione di commerci ; i capi- fi) Secreta Senato 18 luglio 1614. (2) Parti Secrete 24 marzo 1616. (3) Dispacci 2 Agosto 1616.