Capitolo Settimo. Commercio e navigazione. — Discorso di Leonardo Donato. —r Porto franco creato e soppresso. — Provvedimenti per la navigazione e per l’industria. — La stampa. — Provvedimenti pei medici, chirurghi, farmacisti e per le levatrici. — Leggi di Polizia e pel lusso. — Le Provincie. — Compilazione delle leggi. — Divertimenti e feste. — Drammi in musica e loro splendida rappresentazione. — La commedia. — Grande serenata. — Corruzione del gusto nelle arti e nelle lettere. — Coltura dei Veneziani. — Le Accademie. — Alcuni distinti veneziani nelle lettere e nelle scienze. — Conclusione. Il commercio della Repubblica-che già descrivemmo a sì basso stato ridotto dopo la guerra di Candia, non poteva se non ricevere altro e grave crollo per quella di Morea, e accelerare sempre più la ruina a cui correva fino dal principio del secolo XVII. « Esser del tutto estinta, (lamentavano i savii alla mercanzia in una loro scrittura fino dal 5 luglio 1610) in mano de’ nostri la mercanzia e la navigazione del Ponente, e quella di Levante ridotta in mano di pochi smarriti dalle perdite, e li vascelli de’sudditi in pochissimo numero, e vanno ogni dì più mancando, e quello che si deve maggiormente considerare che nè anco le poche mercanzie condotte in questa città hanno prontezza di compratori per essersi le nazioni che le davano esito, volte altrove con li suoi negozii, sì che resta poco meno che annichilato l’importantissimo commercio di questa famosissima piazza che abbondava di tutte le cose mercantili che d’ ogni parte del mondo concorrevano in essa, con partecipazione di tutte le nazioni ». Infatti, notabile pregiudizio dovette cominciare a farsi sentire dacché Filippo II di Spagna avendo conquistato.