471 giusto, di pio, di generoso ? Come potranno gli altri nostri nobili accendersi di divoto zelo verso il ben pubblico ? »... Continuava dicendo, più cbe nei principati esser uopo nelle repubbliche confidare in chi fu chiamato a geloso incarico ; la consulta dei capi, le tante lettere scritte al Senato, l’attestazione generale, provare 1’estremità a che trovavasi ridotta la piazza ; non potersi immaginare colpevole il Moro-sini interessato alla conservazione della piazza per generale e per particolare beneficio ed onore, mostratosi sempre così avido di gloria, che per essa avea per tanti anni posta a rischio la vita, nè avrebbe quella voluto or perdere in un solo momento. « Non passo, chiudeva, ad altre espressioni perchè parlo ad un senato cristiano che ha per massima principale la giustizia e la ragione non che la equità e la benignità. Ricordo solo alle Eccellenze Vostre che Venezia nacque in grembo della fede per dare ricovero e protezione ai poveri innocenti perseguitati dall’ odio di barbari nemici (1). » Ma insisteva il Correr che la dignità di Procuratore era stata conferita al Morosini per insolito decreto anziché in conseguenza di legale elezione e ciò nel momento stesso che Candia veniva da lui ceduta, che una inchiesta era necessaria, e che il processo dovea condursi dal Maggior Consiglio, proposizione che ben mostrava quanto fosse in lui 1’ ambizione di far valere il suo recente ufficio d’ Avoga-dore, con alterazione degli ordini stessi della Repubblica, giacché tale natura di processi spettava-al Consiglio de’Dieci. La seduta si fece .per ciò tumultuosissima e nulla in quel dì si potè deliberare. Il domani prese a parlare Michele Fo-scarini (2) dicendo: nella elezione del Morosini a Procura-(t) Le intere orazioni si leggono nell’ opuscolo : Orazioni di Antonio Corraro e Giovanni Sagredo dette del Gran Consiglio di Venezia l’ anno 1670 a favore e contro il generale Francesco Morosini. Venezia, Alvisopoli, 1833. E nell’ Italia regnante di Gregorio Leti. (2) Vedi Michele Foscarini IUstoria della liepubblica veneta dal 1669 al 1690 libro I.