384 lontanare dal recar danni alla Cristianità, però a conseguire pieno 1’ effetto richiedersi il concorso di tutt’ i principi ; la stessa cosa scriveva all’ambasciatore Battista Nani in Francia, ma gl’ interessi presenti e le ambizioni prevalevano ai suggerimenti della sana politica e a tutte le insinuazioni dei Veneziani. Infatti continuava la guerra dell’imperatore, sostenuto principalmente dalla Baviera contro la Germania protestante, assistita dal canto suo dalla Svezia e dalla Francia ; continuava la guerra tra questa e la Spagna ; continuavano gli sforzi degli Spagnuoli per sottomettere le Provincie Unite e signoreggiare l’Italia; tuttavia alla perseveranza e alla destrezza diplomatica del Contarmi (1) riuscì di ottenere che nel tempo stesso che da per tutto si agitavano le armi, si raccogliesse un congresso di plenipo-tenziarii in Westfalia. Accordatisi i varii principi nella massima del Congresso, il nunzio papale rifiutavasi costante-mente di trovarsi coi deputati protestanti, e l’ambasciatore dell’ imperatore con quelli dei sudditi ribelli. Alfine fu stabilito che Francia e i suoi alleati a Münster, gli Svedesi e i loro a Osnabrück si adunassero. Così, il 10 aprile 1644 essendo arrivati i plenipotenziarii, aprivasi il congresso, ma appena incominciato, altro grave impedimento insorgeva nella guerra allora tra la Svezia e il re di Danimarca che avea assunto l’ufficio di mediatore, e tutto l’anno passò senza che la pace facesse alcun progresso. Finalmente per opera dei Francesi e degli Olandesi strettamante colle- fi) Diceva 1’ ambasciatore francese in Collegio il 21 giugno 1644 : « Siccome 1’ eccellentissimo sig. Contarini plenipotenziario di V. S. si è adoperato e si adopera fervorosamente in Münster, così si desidera che faccia lo stesso ad Osnabrug ancora .... La mediazione della Serenissima Repubblica è necessaria nell’ uno e 1’ altro luogo, nell’ uno e nell’ altro tutti gli altri principi hanno propri ministri. Questo sarà il facilitar e dar ottima mano all’opera della pace e sarà con pieno honore e con colmo merito a V. Serenità e all’Eccellenze Vostre». Esposizioni Principi, pag. 36.