173 barigo, il quale il 14 gennaio 161$ scriveva che 1’ ambasciate francese si era doluto con quello di Savoia rimproverandogli di aver ufficiato presso il re d’Inghilterra perchè desse aiuto ai principi di Francia in rivolta contro laA Corona, il che avendo egli negato esser vero, 1’ ambasciatore rispose che ne avea certezza dalle lettere stesse del Foscarini, ond’ era a ritenersi per fermo che siffatte lettere fossero state vedute e credeva si aprissero in Fiandra (1). Furono perciò rivolte le indagini a questo importantissimo fatto, e il 21 luglio 1616 scrivevano gl’ Inquisitori al secretano Lionello a Londra : « Abbiamo incontrato con le lettere autentiche quelle noterelle dei principii e fini delle copie di esse che ci hai mandate et sono in effetto le medesime et anco a noi pare dell’ istessa mano che ha scritto il polizzino, anco il mezzo foglio levato dal registro » : onde gli raccomandavano cercasse in ogni modo di sapere chi avesse date le lettere del Foscarini e chi le avesse copiate per passarle all’ ambasciatore di Spagna e al cav. Smith, e da quanto avesse cominciato questa pratica e chi altro vi avesse avuto mano (2), dandogli facoltà di promettere larghe ricognizioni e di assicurare specialmente lo Smith del pagamento del suo credito verso il Muscorno(3) per vedere di cavare da lui da qual fonte gli fossero pervenuti quei fogli. In pari tempo insistevasi a Venezia col Foscarini (4) per sapere come molte delle sue lettere scritte al Senato fossero capitate in mano di ministri di principi grandi (5), (1) Comunicate’dei Consiglio de’ Dieci. (2) Disp. Inquisitori 21 lug. 1616. (3) 15 Luglio 1616. (4) 26 Agosto 1616 Cons. X. (5) L’ ambasciatore di Spagna perfino ebbe a dire che gli si portavano a vendere a casa. 1 Lug. 1616. Disp. Lionello.