376 opinasse di uscire all’aperta campagna e prevenire gli assalti nemici, non consentiva il Senato a si rischievole impresa, e cosi riducevasi la guerra a reciproche correrie, fino a che i Turchi assalirono Novigradi, luogo ragguardevole più per il sito che per altro. Mentre Bernardo Tagliapietra proveditore straordinario recatosi a Zara per chieder soccorsi, veniva dal generale posto in arresto per avere in tempo inopportuno abbandonata la piazza, Francesco Lo-redano proveditore ordinario faceva il possibile per difenderla, ma poi veduta aprirsi larga breccia nella muraglia, intavolò trattative di resa. Maneggiavansi ancora, quando gli abitanti accortisi, rifiutando generosamente qualunque patto coi Turchi preferirono di emigrare, e quelli allora entrati nella città senza capitolazione fecero prigioni ed uccisero i soldati di presidio e donarono al solo Loredano la vita e la libertà. Vani però riuscirono i tentativi de’ Turchi contro Sebenico validamente difesa dal Foscolo, mentre il Pisani colla cavalleria divertiva il nemico dalla parte di Zemonico ; e con tali fatti non decisivi si prolungavano la guerra e le sofferenze de’ popoli ; indifferenti a tante sciagure della Repubblica i principi d’Europa, Spagnuoli e Francesi continuavano a combattersi nel Piemonte, nel Milanese, nelle Fiandre, in Germania, estendendosi dappertutto e sotto varii aspetti il grande conflitto tra Spagna e Francia, mentre ancor si maneggiavano le trattative della pace in Munster, intorno alle quali con mirabile fervore ed ingegno si adoperava 1’ ambasciator Contarini. Tuttavia non lasciava la Repubblica di scrivere repli-catamente a quei principi a’ quali rappresentava trovarsi veramente sempre con egual animo intrepido e risoluto a far fronte al comune nemico, ma considerassero come ella sola avesse a sostenere la difesa di Candia, della Dalmazia, del Friuli, di tante isole per la lunghezza di quasi mille