366 Turchi nulla poterono per allora tentare. Ascendeva a quaranta galee, trenta galeoni, quattro galeazze, dieci galeotte ed altri legni minori (1), sotto il comando generale di Girolamo Morosini. Raccolta la consulta di guerra sostenevano i comandanti veneti doversi fare un tentativo per ricuperare la Canea, molto più dacché si sapeva trovarvisi i Turchi con poche forze, discordi e scontenti, e vinta la renitenza del Ludovisio ammiraglio del papa, fu stabilito uscire tacitamente la notte del 16 settembre e tentare per un colpo di mano d’impadronirsi di s. Teodoro. Ma uscita appena la flotta che fu costretta a rientrare per burrascoso vento contrario (2), allora il Ludovisio fermamente opponendosi ad ogni altro tentativo, diceva essere ornai i Turchi avvertiti, la stagione avanzata, scarse le provisioni ; non poter più ritener la flotta, meglio essere prepararsi più gagliardi pel nuovo anno. Il Corner invece diceva farebbesi il tentativo anche colle sole forze veneziane, quando quelle degli alleati non volessero concorrervi. Queste infatti quasi vergognandosi dopo lunga resistenza aderirono, e già la flotta s’ era presentata innanzi alla Canea, quando il tempo fattosi di nuovo burrascoso (3), 1’ obbligò anche questa volta a ritirarsi alla Suda. In tal modo combattendo in favore dei Turchi i venti ed il mare, la flotta ausiliaria volle partirsene dopo soli trentasette giorni di unione coi Veneziani. Così riusciti a vuoto i tentativi fatti per la ricuperazione della Canea, la Repubblica dovette attendere più che mai a proteggere tutte le sue terre confinanti coi Turchi ; si mandarono truppe in Dalmazia e Corfù ; le galee scorrevano i mari ; Lido e Malamocco furono fortificati ; Angelo Correr fu mandato alla custodia del Friuli. Per Candia poi W Disp. A. Corner 10 sett. e 19 ott. 1645 all’Archivio. /al i2 sett' PisP- Morosini da Suda. (o) 3 ott. Disp. Corner 1645.