124 specialmente sdegnato contro Giacomo Pierre e Langlad eh’ ei chiamava traditori. In tale condizione trovavansi le cose all’ arrivo di Giacomo Pierre e de’ suoi compagni in Venezia (1), e se la Repubblica tanto esitò a dargli il promesso impiego, ben si vede eh’ ella ne avea giusto motivo. Alfine vedendosi Giacomo Pierre e i suoi compagni così trascurati, presero il ripiego di scrivere una lettera anonima al residente Spinelli in Napoli, facendogli intendere come due mesi erano già corsi dal loro arrivo a Venezia nè aveano ancora .ottenuto il promesso impiego nè toccato un soldo di paga, e a queste lagnanze univano certe minaccie coperte, che il residente, entrato in timore, raccomandò al governo non tardasse più a lungo a dar esecuzione a quanto per mezzo suo s’ era impegnato. Entrarono dunque il 5 agosto in servigio (2) e da quel momento Giacomo Pierre, a mostrare il suo zelo, dava continue denunzie ora di monetarii falsi, ora di progetti d’ Ossuna contro la Turchia, ora contro Venezia e del modo con che si era proposto di sorprenderla, nel che nulla di nuovo riferiva se non i discorsi già tenuti collo Spinelli e col Contarmi, ai quali avea già rivelato che 1’ Ossuna disegnava di far penetrare nella Laguna i suoi navigli come fossero carichi di merci, mentre sotto queste sarebbero stati nascosti i soldati, i quali sbarc ando in piazza dovevano impadronirsi del palazzo, lusingare i nobili promettendo loro partecipazione al governo, gridare il nome di Spagna, dare buone parole ai nobili poveri ecc. Tale dicea essere il progetto di Ossuna d’accordo col marchese di Bed-mar che fa i negozii dell’arciduca, con Roberto Alliau (1) Nel maggio 1617 si vede dunque che Giacomo Pierre colle sue rivelazioni alla fine di agosto arrivava troppo tardi, e che il Governo eia già sulle guardie. (2 ! Parte del Senato, Secreta 825, 335 e lettera Spinelli 16 luglio nelle Comunicate del Consiglio X.