323 prorompessero in guerra aperta, dacché in Germania dopo la morte del Wallenstein, nuove vittorie coronando le armi austriache, condotte dai vecchi valenti generali Galas, Piccolomini, Giovanni de Werth e Laganez, la Francia mo-stravasi disposta a cedere alle istanze degli Svedesi e dei Protestanti movendo in loro difesa. I diplomatici francesi percorrevano tutta 1’ Europa da Stocolma a Torino, da Londra a Varsavia per ordire una trama immensa, la quale avea per iscopo di mantenere i Protestanti tedeschi nell’alleanza della Francia e della Svezia, tentare se fosse possibile di staccare la lega cattolica della Casa d’ Austria, stornare i Polacchi e i Danesi dal pensiero di mettere a profitto Infante D. Ferdinando mi ordinò la settimana passata di dover riverire Vostra Serenità e parteciparle il successo cosi straordinario di Welstain. Mi diceva però S. A. che allora non lo teneva ben certificato ma dipoi se le confermò. Quell’uomo ingrato essendo di animo superbo, sollecitato da naturai ambizione rivolgeva tutto quello che aveva fatto l’imperatore in sua esaltazione contro il servigio medesimo di Sua Maestà la quale cominciò a scoprire la mala disposizione di esso Welstain che andava coltivando 1’ aderenza dei capi e praticava anco intelligenze con li nemici, il che dimostra la perversità dei pensieri e che non temeva Dio, mentre sperava e si univa con' eretici nemici di Dio, coi quali a chi tiene amicitia, incontra ogni male e sinistro, ma questo è un giudizio riservato a sua divina maestà, il che non da tutti si vuole conoscere. Dovendo l’imperatore anichilar il potere di quest’ingrato che teneva il comando dell’esercito, e che avea convocato i capi, come per le scritture che si hanno appare ben chiaro, furono osservatici suoi andamenti, mentre egli parlando con qualcuno e veduto di non poter aver confidenza, si astenne dal più confidare, trattò di ammazzar uno et un altro con veneno ; fece S. M. formarne processo e darne la sentenza ; fu spedito il Piccolomini con ordine all’ Aldringer, anzi a Gailasso perchè dovesse esser preso in Pilsen, ma egli intempestivamente uscì di Pilsen con Terzica suo cognato e cogli altri seco uniti, transferendosi in Egra con rimanere all’imperatore tutte le munizioni etl’artiglierie ch’erano in Pilsen. In Egra il governator della piazza considerò la qualità del caso e conobbe trattarsi del servitio della religione cattolica e del dovere, onde avanzandosi con alquanti de’ suoi con buona risoluzione (ove era Welstain, Lillo, Terzica et gli altri) di perfezionare la tragedia. E1 che è seguito come cosa di servicio di Dio si può dire dalla mano e permissione di sua divina Maestà ».