108 vedere contro sè spiegate le insegne francesi, ottenne che il re scrivesse al maresciallo con termini molto risentiti dell’ ardore che metteva nel favorire più che di dovere il duca di Savoja. Sebbene cotesta guerra di Piemonte sostenuta dalla Repubblica contemporaneamente a quella contro gli Arciducali in Friuli, e le spese cagionate dai sospetti contro 1’ Ossuna, le costassero somme immense, avendo dato al duca nel corso d’ un solo anno fino ad un milione di ducati (1), tuttavia, ferma nel suo proponimento di non abbandonarlo, essa scriveva all’ambasciatore G-ritti in Ispagna, non acconsentisse ad alcun trattato di pace in cui il duca non fosse compreso (2), e all’ambasciatore a Roma (3), ricordando tutt’ i raggiri e sutterfugi spagnuoli, diretti soltanto a trar le cose in lungo, e mantenere la Repubblica in condizione di guerra, per farla consumare nelle spese ; incari-cavalo di far conosere a Sua Santità la sincerità con cui si era sempre maneggiata per la pace, e il candore e la santità del suo scopo che fu sempre quello e sarà della libertà propria e d’Italia; alla conservazione della quale tendevano e avrebbero mirato sempre tutte le sue azioni spogliate d’ogni altro affetto e passione, fuorché quella di conservarsi nella libertà concessale dal Signor Dio. « La conclusione si è, così finiva il dispaccio, che noi operiamo e opereremo tutto ciò che sarà in nostra potestà per conservarci da chi procura e pensa soggettarne, salvo questo, daremo sempre segno delle nostre buone inclinazioni, le quali già da più prove sono notorie alla Santità Sua. » Non venendo pertanto a conclusione, lo guerra combat-tevasi con vario successo anche in Friuli e nell’Istria ; i Veneti) Secreta 2 Giug. 1617, p. 162. (2) 22 Apr., p. 90. (3) 10 Giugno.