14 incaricò il Padavino (1), che consentendo il governatore che i Grigioni dessero il passaggio a truppe levate dai Veneti pei loro bisogni, purché non militassero contro lo Stato di Milano, potesse accomodare la vertenza. Il Fuentes, cedendo anche alle insinuazioni della corte di Spagna, si si piegò ; ma pare ne giurasse vendetta ai Veneziani e attendesse soltanto l’occasione per recarla ad effetto, la quale non istette molto a presentarsi. Erano stati negli ultimi anni di Clemente Vili parecchi motivi di disgusto tra la Repubblica e la sede romana ; pretendeva il papa l’esenzione de’ dazi pei navigli entranti per la Sacca di (loro nel Ferrarese ; il vescovo di Lesina in Dalmazia, modesto a’ suoi diocesani, contumace all’autorità politica, era stato allontanato dall’ isola, con non poco clamore della corte di Roma (2) ; erano insorte questioni per un taglio che la Repubblica faceva fare nel Po per ovviare agl’ interrimenti che ne derivano alle Lagune (8) ; sussisteva ancora la vertenza circa il dominio temporale di Ce-neda, e le appellazioni al foro ecclesiastico (4) : il papa moveva lagnanze per la dimora dell’ ambasciatore inglese a Venezia e l’esercizio del suo culto, sebbene privato (5). Rispondeva a questo proposito il Senato commendando molto Sua Santità della sua vigilanza, ma che la Repubblica sino da principio dacché era venuto a risiedere a Venezia 1’ ambasciatore inglese non avea lasciato di dare tutti quei buoni ordini stimati necessarii per ovviare ogni inconveniente in materia di religione, la conservazione della quale era impegno del Senato non meno che di Sua Santità ; (1) 26 Gennaro 1605 Secreta 136. (2) Deliberazioni Roma 5 genn. 1605 fi e 8 ott. 1605. (3) Ib. 12 sett. 1602 e 12 lug. 1603. (4) 15 Marzo 1603 ib. (5) 30 Ottobre 1604 Deliberile. Roma, p. 102 e Esposizioni Roma, 5 Nov. 1605.