358 altri luoghi dell’Arcipelago (1). Tuttavia erano soccorsi insufficienti, ed il Corner si adoprava a tutt’uomo per crearsi possibilmente una forza nello stesso regno cercando il contentamento dei sudditi (2), togliendo gli abusi, ed esortando i signori ad alleviar quanto più potessero la condizione de’ loro contadini col mezzo de' buoni trattamenti e non astringendoli al pagamento dei debiti, per non ridurli alla disperazione, mentre egli prometteva che dal veneziano governo sarebbero con paterno affetto assistiti. Nel tempo stesso faceva esercitare le milizie paesane o cernide, teneva rassegna della cavalleria feudata, metteva guardie a’ principali posti della marina, restaurava le fortificazioni aumentando la paga ai lavoranti onde più volentieri vi si prestassero. Uomo di grandissima operosità, di caldo amor della patria, di coraggio e valor militare apparisce il Cor-naro da tutt’ i suoi dispacci ; onde recatosi ad una visita generale del regno, vi ordinò la cancelleria civile e criminale, l’arsenale, la camera fiscale, l’archivio, le cose tutte della giustizia, mise ogn’ impegno ad impedire le corruzioni, a provvedere i depositi del frumento, all’ approvi-gionamento militare, alla vendita del sale e del pane, ad assicurare il paese dai banditi. In questo frattempo i sospetti per gli armamenti dei Turchi sempre più crescevano. Continuando però il vezir nella stessa dissimulazione pubblicava nel marzo del 1645, ohe la flotta pronta ad uscire dal porto di Costantinopoli era diretta contro l’isola di Malta. Ma il bailo Soranzo non tralasciava di scrivere si badasse bene a Candia, e con ogni possibile e sollecito modo si fortificasse (3); il Corner scri- (1) Rettori 25 detto, pag. 151, (2) Dispaccio 4 marzo 1645. (3) Dispacci 24 febbraio. Si vede dunque che la Repubblica non aveva bisogno degli avvertimenti de'l’ambasciator francese a Costantinopoli Gremonville in data giugno e luglio 1645, citati dal Daru.